Porto Santo Stefano (Grosseto), 14 gen. (LaPresse/AP) – La nave da crociera Costa Concordia si è incagliata davanti all’isola del Giglio nella tarda serata di ieri. A bordo si trovavano circa 4.200 persone, evacuate. Secondo quanto riferisce il comandante Francesco Paolillo, della Guardia costiera, almeno tre persone sono morte. I loro corpi sono stati recuperati dal mare e si tratta di due turisti francesi e di un membro dell’equipaggio peruviano. La maggior parte delle persone sono state salvate dalle scialuppe, ma una cinquantina, spiega Paolillo ad Associated Press, sono state soccorse in elicottero, viste le condizioni della nave.

Poco prima dell’alba è iniziata un’ispezione all’interno dell’imbarcazione per accertare la presenza di persone intrappolate all’interno. La ricognizione per cercare i dispersi nella nave e in acqua è ancora in corso. I tre morti finora accertati sono stati recuperati dal mare dagli uomini della guardia costiera. Sembra che i feriti siano una trentina. La maggior parte ha riportato contusioni, ma due pare siano in gravi condizioni. La nazionalità delle vittime non è ancora nota e non è chiaro se si tratti di passeggeri o di membri dell’equipaggio. “Non c’è nessuno che chieda aiuto o che gridi – ha spiegato Paolillo – ma finché l’ispezione non sarà completata, non possiamo sapere. Ci sono circa 2mila cabine e la nave non è in posizione dritta. Lascio alla vostra immaginazione capire come i soccorritori stiano lavorando”.

Secondo quanto riferisce la guardia costiera di Livorno, la Costa Concordia è partita con 4.229 persone a bordo fra passeggeri e membri dell’equipaggio, questi ultimi all’incirca 1.200. Sempre a quanto appreso dalla guardia costiera, la nave riporta uno squarcio di alcune decine di metri sulla parte retrostante dell’imbarcazione. Fra le ipotesi al vaglio sulla dinamica dell’incidente, verificatosi ieri in tarda serata mentre i passeggeri stavano cenando, quella che la nave si sia incagliata andando contro la scogliera.

“E’ una tragedia che sconvolge la nostra azienda. Il nostro primo pensiero va alle vittime, e vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai loro familiari e amici. In questo momento tutti i nostri sforzi sono concentrati nelle ultime operazioni di emergenza, oltre che nell’offrire assistenza agli ospiti e all’equipaggio che erano a bordo della nave, per farli rientrare al più presto a casa. Le procedure di emergenza sono scattate immediatamente per procedere all’evacuazione della nave”. E’ quanto si legge in un comunicato della Costa Crociere. “L’inclinazione che ha assunto progressivamente la nave – prosegue la nota – ha reso le operazioni di evacuazione estremamente difficoltose. Vogliamo esprimere un profondo e sentito ringraziamento alla guardia costiera e alle forze da essa coordinate, incluse le autorità e i cittadini dell’Isola del Giglio, che si sono prodigate nelle operazioni di salvataggio e assistenza agli ospiti e all’equipaggio. L’azienda collaborerà, con la massima disponibilità, con le autorità competenti per verificare le cause dell’accaduto”.

Intanto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in contatto con il Prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, ha espresso “cordoglio e di solidarietà ai familiari delle vittime, l’augurio di pronta guarigione ai feriti, la vicinanza a quanti hanno vissuto la terribile esperienza del naufragio”. “Il Capo dello Stato – prosegue il Quirinale – rivolge, altresì, sentimenti di vivo apprezzamento e di partecipazione alla intensa, difficile opera di soccorso che sta impegnando le strutture della sicurezza in mare e della protezione civile, nonchè di gratitudine alla Regione Toscana ed alla comunità dell’Isola del Giglio per l’alto senso di solidarietà che stanno dimostrando nell’accoglienza dei naufraghi”.

Il Codacons, invece, ha avviato oggi stesso le pratiche per la preparazione di una class action contro la società di navigazione, volta a far ottenere ai passeggeri dell’imbarcazione il risarcimento per tutti i danni subiti. “Si tratta di un incidente di inaudita gravità – afferma il presidente Carlo Rienzi – Tutti coloro che si trovavano a bordo della nave hanno diritto ad essere risarciti non solo per i danni materiali subiti (costo vacanza, beni personali persi o danneggiati, e ogni eventuale danni fisico), ma anche per quelli morali, come la paura e il terrore subiti, e per i rischi corsi in relazione all’incolumità fisica. Riteniamo che l’indennizzo non possa essere inferiore a 10.000 euro a passeggero, ed invitiamo tutti i viaggiatori che erano a bordo della Costa Concordia ad aderire alla class action compilando l’apposito modulo pubblicato sul sito www.codacons.it”. “E’ inammissibile che, nonostante le sofisticatissime strumentazioni a bordo di tali navi, installate proprio per evitare scontri e incagliamenti, si verifichino simili incidenti – aggiunge Carlo Rienzi – La magistratura dovrà indagare per disastro colposo e naufragio, accertando le responsabilità di chi aveva il compito di guidare la nave in quel tratto di mare”

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