Roma, 14 nov. (LaPresse) – Entra nel vivo la protesta degli studenti romani, che già l’anno scorso avevano acceso l’inverno della capitale. Nonostante la caduta del governo Berlusconi e l’ebrezza dei festeggiamenti, la protesta dei ragazzi non si ferma e proseguirà anche questa settimana. Un’agitazione che culminerà con la grande manifestazione di giovedì 17 novembre, giornata mondiale della mobilitazione studentesca. Si parte domani all’università di Roma 1, dove è stata lanciata l’iniziativa ‘Occupy Sapienza’: sei facoltà su 11 verranno occupate dagli studenti, che hanno definito l’iniziativa “un atto di riappropriazione collettiva di idee, spazi e alternative da parte di quel 99 per cento che non vuole pagare la crisi, respinge le politiche di austerity, non accetta un futuro di precarietà”.
Nelle facoltà di Fisica, Lettere, Economia Giurisprudenza, Scienze Politiche e Filosofia, si parlerà di crisi economica durante assemblee, seminari, spettacoli, ed incontri con esperti del settore. Occupazione che si concluderà a poche ore dal grande raduno di giovedì mattina davanti alla Sapienza. Gli ultimi dettagli della protesta verranno sciolti domani alle 17 durante l’assemblea di ateneo: ad ogni modo gli studenti assicurano che tenteranno nuovamente di violare l’ordinanza anti-corteo del sindaco Gianni Alemanno. In strada, come nelle precedenti manifestazioni, torneranno gli ormai noti ‘book bloc’, divenuti il simbolo della mobilitazione studentesca.
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