Perugia, 4 ott. (LaPresse) – “Non posso dire se l’indagine è stata portata avanti bene o male, non ho questi dettagli sulla perizia del dna. Non sappiamo come sarebbe dovuta essere fatta la prova del dna. Certo, la decisione si è basata proprio su questo, ora bisogna aspettare 90 giorni per capire perchè è stata presa questa decisione. La cosa più triste è non sapere chi ha commesso questo crimine”. Lo ha detto Stephanie Kercher, sorella di Meredith, in conferenza stampa all’indomani dell’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox. “E’ difficile parlare in termini di perdono finchè non si ha la verità. Dobbiamo accettare e rispettare la decisione. Ma finchè non viene fuori la verità – spiega Stephanie – non possiamo perdonare nessuno, dobbiamo aspettare”.

“Noi speriamo nella giustizia. Ci sono stati due risultati diversi. La prima decisione diceva che c’erano altre persone presenti oltre a Rudy. Quindi c’è ancora molto lavoro da fare per scoprire i responsabili. Noi siamo ancora speranzosi. Ho fiducia nel sistema. Non vogliamo che vengano messe in carcere le persone sbagliate. Se dobbiamo aspettare ancora un anno per avere la verità, allora aspetteremo ancora” ha aggiunto Stephanie Kercher.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata