Stoccolma (Svezia), 13 set. (LaPresse/AP) – L’italiano arrestato in Svezia qualche giorno fa per aver dato tirato i capelli al figlio, il consigliere comunale di Canosa di Puglia Giovanni Colasante, è stato ritenuto colpevole dalla Corte distrettuale di Stoccolma di violenza sui minori. Tuttavia il tribunale ha ritenuto che i tre giorni già trascorsi in carcere siano una punizione sufficiente e ha rinunciato all’imposizione di una multa di 6.600 corone. Secondo la Corte, Colasante ha “inflitto intenzionalmente” dolore al figlio di 12 anni per avergli tirato i capelli durante una lite avvenuta il 23 agosto scorso nella città vecchia di Stoccolma. Il cittadino italiano, che era stato arrestato dopo la segnalazione di alcuni testimoni alla polizia, ha sempre negato le accuse ed era tornato in Italia dopo che gli era stato restituito il passaporto. “E’ chiaro che l’atto di Giovanni Colasante era violento a sufficienza da arrecare dolore al bambino”, ha scritto la Corte, basandosi sulle testimonianze di diversi testimoni. L’avvocato di Colasante, Lars Runeberg, ha detto che il suo assistito è rimasto sbalordito da come il caso è stato gestito dalle autorità svedesi: “Quello che ha scioccato il mio cliente – ha aggiunto – è stato il modo in cui è stato privato della sua libertà”. Ancora non è chiaro se il consigliere comunale farà ricorso contro il verdetto. In Svezia le punizioni corporali sono fuorilegge dal 1979 e c’è tolleranza zero nei confronti dei genitori che colpiscono i loro figli. Chiunque lo faccia in pubblico viene spesso richiamato dai passanti o segnalato alla polizia.
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