Perugia, 5 set. (LaPresse/AP) – È iniziata a Perugia l’udienza del processo d’appello che vede imputata Amanda Knox, la studentessa americana accusata di aver ucciso a Perugia nel novembre del 2007 la coinquilina britannica Meredith Kercher. “Amanda è felice di essere tornata in tribunale, ma credo che sia anche un po’ in ansia perché non vuole illudersi troppo” ha detto il patrigno dell’americana, Chris Mellas. “Ogni pausa al processo – ha continuato – è un momento difficile, vogliamo che continui e si concluda presto”.
Mellas ha poi fatto riferimento al ricorso chiesto da Amanda e dall’ex fidanzato Raffaele Sollecito, condannati in primo grado rispettivamente a 26 e 25 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith. “C’erano aspetti del caso che dovevano essere affrontati, così è stato e adesso non è rimasto nulla da analizzare” ha spiegato in un’intervista ad Associated Press. In tribunale sono presenti sia la Knox che Sollecito. Le udienze di appello proseguiranno durante tutta la settimana e il verdetto è atteso per fine settembre.
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