Roma, 5 set. (LaPresse) – “Ho scelto di colpire quello che per me é il monumento più importante”. Questa la dichiarazione rilasciata dal responsabile dello sfregio della fontana del Moro di piazza Navona, al momento del suo fermo avvenuto ad opera dei Carabinieri della stazione di piazza Farnese. Il 52enne, romano, senza fissa dimora autore del danneggiamento alla fontana della celebre piazza della capitale é stato riconosciuto grazie al particolare delle scarpe celesti. Nel pomeriggio di oggi, l’uomo, che rischia una denuncia per danneggiamento aggravato di beni dello Stato, verrà probabilmente rilasciato perché pare non verrà sottoposto a tso (trattamento sanitario obbligatorio).
I Carabinieri, intercettatolo tra le 23 e le 24 di ieri, in via dell’Anima, lo hanno fermato dopo aver verificato che le caratteristiche somatiche e l’abbigliamento (indossava una maglia nera) corrispondevano all’identikit tracciato sulla base del video realizzato dalle telecamere della piazza. Al momento é in stato di fermo di identificazione presso la stazione di piazza Farnese. Il ‘vandalo’, riferiscono i Carabinieri, ha dichiarato di essere senza fissa dimora da circa 5 anni, dopo la morte del padre, mentre prima viveva vicino Roma con la sorella che é stata contattata dall’Arma.
Sembra essere un soggetto noto nella zona di piazza Navona, nei pressi della quale si agirava quotidianamente, senza mai aver arrecato disturbo. Secondo quanto riferiscono i Carabinieri trascorreva abitualmente la notte nei pressi della chiesa di Sant’Agostino, vicino piazza delle Cinque lune. Risulta incensurato, ma, fanno sapere dall’Arma, farnetica circa problemi con la giustizia avuti in passato che sarebbero all’origine del suo gesto. Nella notte ha confessato di essere stato l’autore dello sfregio alla fontana del Moro e di aver tentato di danneggiare anche la fontana di Trevi dichiarando di “voler attirare l’attenzione” e di “essersi allontanato fra l’indifferenza della gente”.
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