Roma, 29 lug. (LaPresse) – Una frode fiscale del valore complessivo di oltre 133 milioni di euro è stata scoperta dal comando provinciale della guardia di finanza di Roma. In totale sono state denunciate otto persone. La frode fiscale è emersa al termine di un’indagine a largo spettro eseguita nei confronti di alcuni soggetti economici del settore del commercio di telefoni cellulari, computer e supporti hardware che, nel corso degli anni, hanno destato sospetto per la loro breve durata, il cambio frequente e repentino di amministratori e di sedi legali, sedi legali fittizie, perdita d’esercizio.
I preliminari accertamenti dei militari del I Gruppo Roma, resi ancora più difficoltosi dall’occultamento delle scritture contabili e dalla presenza di compiacenti prestanome, hanno consentito di delineare il quadro illecito tipico delle frodi carosello all’Iva comunitaria, con l’individuazione di cinque società che agivano a livello nazionale e internazionale, che avrebbero effettuato acquisti intracomunitari in esenzione di imposta e che successivamente si sarebbero sottratte al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto lucrando un consistente risparmio.
Inoltre, evasa Irap per oltre 3 milioni di euro. A garanzia degli interessi dello Stato per le imposte e le pene pecuniarie dovute in relazione alla frode fiscale, le fiamme gialle del I Gruppo hanno avanzato alla competente autorita’ giudiziaria la richiesta di sequestro dei beni patrimoniali intestati ad alcune societa’, finalizzato alla successiva confisca, nonche’ di applicazione delle misure cautelari amministrative all’Agenzia delle Entrate.
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