Scontri stamane in Val Susa tra manifestanti e forze dell’ordine per l’apertura del cantiere della linea ad alta velocità Torino-Lione. Settanta i feriti, tra dimostranti e agenti. Cortei e presidi di solidarietà a Torino e Roma.

LA DIRETTA:

22.05 – E’ ancora bloccata da presidi dei manifestanti la strada statale 23 in Val Susa, all’altezza di Villarperosa, mentre le statali 24 e 25 sono al momento percorribili.
Ancora chiusa la A32.

22.00 – E’ di oltre un centinaio il bilancio dei feriti, tra manifestanti e forze dell’ordine, negli scontri in Val Susa. Sono 64 quelli che si contano tra le forze dell’ordine: 53 agenti di polizia (3 con prognosi di 40, 35 e 30 giorni, 4 con prognosi di 20 giorni); 10 carabinieri, di cui uno ricoverato in osservazione per trauma cranico; un militare della guardia di finanza. Una quarantina invece i feriti tra imanifestanti, metà medicati alla tenda del pronto soccorso del presidio e l’altra metà in ospedale.

19.40 – E’ ripresa la circolazione ferroviaria sulla linea Torino-Milano. La stazione di Porta Susa, occupata per qualche decina di minuti dai no-Tav è stata sgomberata dai manifestanti. Decine i treni in ritardo. Intorno alle 19.30 è partito il treno diretto a Milano delle 18.50 e di seguito gli altri in attesa di iniziare il viaggio.

19.20 – Un gruppo di manifestati no-Tav ha occupato i binari della stazione di Torino Porta Susa. Tutti i treni in transito sono bloccati. Sono fermi tutti i treni sulla linea Torino-Milano, anche quelli in partenza da Porta Nuova. Il treno ad alta velocità 9539, in partenza per Roma, è fermo in prossimità della stazione di Porta Susa. Il 9622, in arrivo da Roma, è bloccato a Stura. Fermo anche il 9732, in arrivo da Venezia.

18.30 – “È andata bene, è stato aperto il cantiere. Le forze dell’ordine si sono comportate molto bene”. Così l ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha commentato gli scontri di questa mattina tra manifestanti e forze dell’ordine all’apertura del cantiere della Tav a Chiomonte.

18.15 – Per stasera alle 21 è stata convocata, nella sala polivalente di Bussoleno, un’assemblea popolare No Tav.

18.10 – Due blitz dei manifestanti a Roma: il primo in via dell’Umiltà, davanti alla sede del Pdl dove hanno contestato il premier e il ministro Roberto Maroni con cori e slogan, lanciando fumogeni. Stesso blitz davanti alla sede del Pd, in via Sant’Andrea delle Fratte dove i cori erano rivolti a Piero Fassino, Pierluigi Bersani. Tutto il corteo e’ stato blindato da uomini e mezzi delle forze dell’ordine.

18.05 – In corteo a Roma bandiere di Sel, Federazione della sinistra, movimento 5 stelle e Popolo Viola con i vessilli No Tav. Davanti Palazzo Valentini i manifestanti hanno tentato di proseguire verso il Viminale, tentativo bloccato dalle forze dell’ordine.

18.05 – “Da sempre sono vicino alle manifestazioni non violente della popolazione della Val di Susa. Uomini, donne, giovani, famiglie, rapprresentanti delle istituzioni locali che, ormai da anni, conducono una battaglia legittima contro un’opera costosa che distrugge il loro territorio e la loro vita”. Lo scrive su Facebbok il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, firmatario dell’appello ‘Fermatevi’.

18.00 – Il corteo dei manifestanti no-Tav a Roma, circa 200 persone, si sta dirigendo verso piazza Santi Apostoli, di fronte alla prefettura. I manifestanti stanno avanzando lungo via del Corso pacificamente scandendo cori: ‘La Val di Susa non si tocca, la difenderemo con la lotta’, ‘Se non cambierà Val di Susa pure qua’, ‘Maroni boia’.

17.55 – “Da sempre sono vicino alle manifestazioni non violente della popolazione della Val di Susa. Uomini, donne, giovani, famiglie, rapprresentanti delle istituzioni locali che, ormai da anni, conducono una battaglia legittima contro un’opera costosa che distrugge il loro territorio e la loro vita”. Lo scrive su Facebbok il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, firmatario dell’appello ‘Fermatevi’.

17.50 – “Oggi abbiamo subito un’operazione criminale. Un lancio criminale di lacrimogeni. E se uno li spara ad altezza uomo come è accaduto sul piazzale è pericoloso. Tra noi c’erano persone anziane, donne non abituate a riceverli e anziani che hanno subito trapianti e che hanno problemi respiratori e cardiaci”. E’ la denuncia di Francesco Richetto, uno dei ragazzi del Movimento No Tav legato al centro sociale torinese Askatasuna, e degli altri militanti legati al mondo dell’autonomia e dei collettivi studenteschi, riguardo allo sgombero da parte delle forze dell’ordine del presidio di Chiomonte.

17.25 – La manifestazione a Roma in solidarietà del movimento No Tav per gli scontri di questa mattina in Val di Susa si è spostata su via del Corso. Un centinaio di manifestanti con bandiere e striscioni ha occupato la strada e si muove verso piazza Venezia.

17.20 – È in corso di fronte alla Galleria Colonna di Roma un presidio in solidarietà con i manifestanti No Tav caricati questa mattina dalle forze dell’ordine in Val Di Susa. Militanti di Sinistra, Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Popolo Viola e Movimento Cinque Stelle hanno esposto bandiere e striscioni: con loro anche alcuni vessilli No Tav. ‘No allo stupro della Val di Susa’ si legge sugli striscioni esposti. per il portavoce del popolo Viola, Gianfranco Mascia, “I No Tav rappresentano i nostri indignati. Chiediamo che i partiti domandino ufficialmente al ministro Maroni giustificazioni su come sia stato possibile l’attacco di oggi, presentino delle interrogazioni”.

17.15 – “Quel che si è verificato oggi al presidio della Maddalena, l’ennesimo atto di forza è il fallimento della politica”. Lo ha detto Sandro Plano, presidente della Comunità montana Val di Susa e Val Sangone, dopo aver assistito oggi con alcuni amministratori locali allo sgombero da parte delle forze dell’ordine del presidio No Tav della “Libera Repubblica della Maddalena” a Chiomonte. Plano ha ricordato che la Comunità montana che presiede annovera 24 comuni contrari alla linea ferroviaria Torino-Lione e 4 che non si sono mai espressi.

16.50 – Dall’occupazione del palazzo della Regione i manifestanti si sono spostati sotto il Palazzo del Comune, dove è in corso il consiglio comunale. Edificio blindato dalle forze dell’ordine, tensioni.

16.40 – “Con una durezza senza precedenti, almeno nella storia recente, il Governo, con una vera e propria azione militare, sgombera il presidio pacifico dei comitati contro quell’opera assurda, inutile e costosa, la Tav, che pretende di fare scempio del territorio”. Così in una nota il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Sergio Bellavita.

16.30 – Dall’università di Torino è un corteo ha raggiunto piazza Castello, e ha occupato l’atrio della Regione Piemonte.

16.10 – Sono una ottantina le persone rimaste ferite o contuse oggi durante lo sgombero del presidio di Chiomonte. Quaranta sono manifestanti No Tav: venti sono stati medicati alla tenda del pronto soccorso del presidio e venti sono all’ospedale. Degli altri quaranta 27 sono poliziotti, undici sono carabinieri e due finanzieri. Nessuno è grave. Quasi tutti hanno riportato contusioni o fratture o lievi intolleranze da lacrimogeni.

15.20 – “C’è molta amarezza per quello che è avvenuto stamane: nel movimento No Tav ci sono anche delle frange violente, è inutile negarlo”. Così Pierluigi Bersani, leader del Pd, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova rivista online del partito che si sta svolgendo presso la sede nazionale del Pd in via Sant’Andrea delle Fratte.

14.15 – “Non mi dimetto, ma non ho mai detto comunque che sono favorevole all’opera”. L’ha spiegato il sindaco di Chiomonte, Renzo Pinard, parlando con i giornalisti dopo il blitz dei No Tav nel suo ufficio. “Non possiamo pensare – ha spiegato riguardo allo sgombero del presidio di Chiomonte di questa mattina – che ci sia un intervento corposo di polizia alla Maddalena e dopo fregarsene del resto. Credo che Movimento No Tav faccia bene a fare quello che fa. Non è però il mio modo di fare”. “Al presidio – ha sottolineato – non ci sono stati atti violenti, i centri sociali han preso atto delle direttive dei comitati di valle. Nonostante lo sgombero però oggi mi pare che i problemi rimangono”.

13.30 – “Le forze dell’ordine stanno facendo rispettare la legalità e a loro va il mio pieno sostengo e solidarietà”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota.á”La Tav è un’opera assolutamente necessaria per il Piemonte – aggiunge – e per l’intero sistema Paese. Non si può confondere la posizione della Val di Susa con l’azione di violenti facinorosi”.

13.20 – E’ in corso un blitz da parte di una cinquantina di militanti no-tav dentro la sede del comune di Chiomonte nell’ufficio del sindaco, Renzo Pinard, che in questo momento si trova “in ostaggio” degli attivisti.

13.00 – Scoperta scritta sul municipio di Torino. Questa notte, intorno all’1.30, due persone incappucciate hanno imbrattato la facciata del palazzo del comune di Torino con la scritta “No Tav” e hanno buttato sul muro dell’olio bruciato. Sull’episodio indaga la Digos.

12.20 – Una cinquantina di militanti No Tav sta bloccando la statale che collega Susa a Claviere a Chiomonte. Sono alcuni dei reduci dello sgombero del presidio della Maddalena. Il traffico è bloccato, in coda ci sono auto e tir.

Ore 11 – E’ finito il blitz delle forze dell’ordine per liberare l’area dove entro il 30 giugno devono deve aprtire il cantiere per realizzare la Torino-Lione, altrimenti l’Europa ritirerà i circa 700 milioni di euro di finanziamento.

Ore 10.30 – “Siamo al vostro fianco: apprezziamo il lavoro che state svolgendo al servizio della Nazione, del popolo italiano, in un clima delicato”. L’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Barbara Bonino scrive ai responsabili delle forze dell’ordine impegnate a Chiomonte a liberare l’area di cantiere. “Se servisse a dare un messaggio positivo saremmo fisicamente su in valle accanto a voi, a dimostrare l’amore per il territorio e la voglia di difendere il futuro del Piemonte, che passa obbligatoriamente dalla realizzazione della Nuova Linea Torino-Lione – continua – Contro ogni possibile strumentalizzazione, difendiamo l’operato di quanti stanno lavorando per difendere la legalità e il sogno di un futuro migliore fatto di progresso e prosperità. Vogliamo esprimere poi tutta la nostra solidarietà agli agenti, vittime dei violenti attacchi dei No tav, e alle loro famiglie che temono per la loro incolumità”.

Ore 10.26 – “Questo round è andato così, il prossimo vedremo. Noi non abbiamo lanciato pietre. Questa non è la guerra è solo un round”. Sono le ultime parole di Alberto Perino, storico leader dei No Tav, mentre lascia il presidio di Chiomonte, nell’area del cantiere dove stanno iniziando a lavorare le ruspe. “E’ stata la mattinata che ci aspettavamo – ha commentato con i giornalisti – non riuscivamo più a respirare per i lacrimogeni. Si sono presi tutto quello che dovevano prendere. Noi non abbiamo fatto niente”.

Ore 10.12 – Sono 27 i feriti tra le forze dell’ordine che hanno sgomberato il presidio No Tav. 25 sono poliziotti e 5 di loro sono stati portati in ospedale. Glia ltri 20 hanno riportato lievi contusioni. Colpiti anche un carabiniere e un finanziere. Nessuno è grave. Le contusioni sono dovute al lancio di sassi e altri oggetti da parte dei manifestanti.

Ore 10.03 – E’ finito, dopo quattro ore di tensione e due di guerriglia, lo sgombero del cantiere della Torino-Lione di Chiomonte che fino a pochi minuti fa è stato presidiato per mesi dai No Tav. Da pochi minuti centinaia di poliziotti e carabinieri hanno raggiunto il punto nodale della ex Libera Repubblica della Maddalena, il piazzale dell’Ecomuseo, dove restano i pezzi delle decine di tende montate, tra residui di fumogeni e candelotti rimasti a terra. I No Tav sono fuggiti lungo i boschi, grazie anche all’opera di intermediazione con i capi delle forze dell’ordine dei venti legali di LegalTeamEuropa, un gruppo di avvocati del torinese che ha scelto di supportare gratuitamente la causa del Movimento No Tav assistendo i rappresentanti della Comunita’ Montana Val di Susa. Le ruspe stanno occupando l’area dove entro il 30 giugno partiranno i lavori. In questo momento stanno iniziando i lavori di recinzione.

Ore 9.39 – Prosegue la guerriglia nell’area del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte e nei boschi che lo circondano. Mentre i poliziotti salivano lungo la strada dell’Avanà, e’ stata lanciata benzina dai No Tav sopra una barricata formata da covoni di fieno, che e’ andata a fuoco. Continua il lancio di bombe carta e sassi dai No Tav e quello di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine.

Ore 9.21 – E’ guerriglia totale al cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, in Val di Susa, dopo il blitz delle forze dell’ordine. Centinaia di poliziotti e carabinieri stanno sgomberando un’area di 36mila metri quadrati, dove sono sparse centinaia di No Tav, lanciando lacrimogeni. Valligiani e attivisti del movimento stanno scappando lungo i sentieri dei boschi circostanti, che ormai sono una nuvola di fumo. Alcune frange di No Tav hanno lanciato bombe carta, sassi e benzina contro polizia e carabinieri, che sono riusciti ad avanzare lanciando gas e sgomberando la maggior parte del cantiere. Alcune ruspe sono entrate nel cantiere.

Ore 8.39 – Blitz della polizia a Chiomonte, nell’area del cantiere presidiata dai manifestanti. Gli uomini scudati hanno lanciato decine e decine di fumogeni contro i No Tav che stazionavano all’inizio della strada dell’Avanà e una ruspa ha sfondato la barricata. Centinaia di No Tav sono fuggiti per l’area del cantiere. I poliziotti stanno marciando verso il punto più alto del presidio.

Ore 7.05 – Ispirandosi a quanto capitò nel 1989 in piazza Tienanmen, Turi Vaccaro, storico pacifista no global e militante No Tav, ha scavalcato il guardrail che separa l’area del cantiere di Chiomonte dall’autostrada Torino-Bardonecchia e si è buttato correndo a torso nudo verso la gru che da pochi minuti, scortata dalle forze dell’ordine, si era piazzata poco dopo la galleria del Ramat pronta per iniziare i lavori al cantiere. L’uomo, celebre per aver fermato in Olanda, insieme a due suore, un aereo della Nato nel 2005, e per questo allora condannato, è stato fermato da alcuni uomini della Digos che lo hanno immobilizzato a terra. Sono insorti i No Tav, che hanno iniziato a insultare le forze dell’ordine e a battere bastoni contro il guardrail. Alcuni di loro hanno chiamato un’ambulanza. Gli anarchici del Fai hanno organizzato, per protestare contro il “fermo da parte delle forze dell’ordine di Turi Vaccaro” (scrivono in un comunicato stampa), per questo pomeriggio alle 15.30 un presidio davanti alla sede del Pd torinese, in via San Francesco d’Assisi.

Ore 6.49 – Al tunnel della Maddalena presidiato da centinaia di No Tav da ieri sera, l’autogru con una grossa pinza meccanica si era piazzata subito dopo la galleria del Ramat sull’autostrada, nel punto di confine con la strada sterrata dove inizia l’area del cantiere. Sono insorti gli attivisti contrari alla linea ferroviaria. “Vergogna, giù le mani dalla Valsusa” hanno iniziato a gridare stipati contro il guardrail. Qualcuno ha provato a scavalcare. Un ragazzo è riuscito a sedersi sopra la galleria. Intorno alle sei un gruppo di trenta uomini delle forze dell’ordine si è appostato lungo la stradina che collega l’autostrada Torino-Bardonecchia ai boschi di Giaglione, la parte dell’area del cantiere meno presidiata dai No Tav, il secondo dei quattro punti di accesso al cantiere.

Ore 4.30 – E’ scattato alle quattro e trenta con l’esplosione di fuochi d’artificio l’allarme generale al presidio No Tav di Chiomonte, ai primi avvistamenti di blindati delle forze dell’ordine sulle strade della val di Susa. L’autostrada Torino-Bardonecchia, che all’altezza della galleria di Ramat confina con l’area del cantiere dove entro il 30 giugno partiranno i lavori del tunnel geognostico della Maddalena, è stata chiusa alle 4 e 40. Alcune volanti della Digos stanno percorrendo la tratta che costeggia con l’area del cantiere. Centinaia di No Tav, non meno di un migliaio, si preparano alla ‘resistenza’, ovvero a fronteggiare le forze dell’ordine che dovrebbero sgomberare l’area entro poche ore. Molti indossano i caschi.

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