Torino, 27 giu. (LaPresse) – I 495.771 studenti che stanno affrontando gli esami della maturità sono all prese stamattina con la terza prova: un test multidisciplinare che tratta sinteticamente i diversi argomenti studiati durante l’ultimo anno di scuola. I quesiti proposti possono essere a risposta singola, multipla, potranno consistere nella soluzione di problemi, di casi pratici o professionali o, ancora, nello sviluppo di progetti. Ogni scuola ha la possibilità di scegliere la tipologia di svolgimento della prova.
La terza prova viene strutturata dalla commissione d’esame: come riferisce il ministero dell’Istruzione, “nella elaborazione della terza prova sono coinvolti tutti i sei commissari e l’intera Commissione, che tiene conto della programmazione educativa e didattica realizzata dalla classe”. Perciò contribuiscono alla sua elaborazione i professori interni insieme ai commissari esterni.
Possono rientrare nella prova anche la lingua straniera (se se ne è studiata più di una, verrà trattata quella che non si è usata nella seconda prova) e le materie già affrontate nella seconda prova. Il tempo di svolgimento è variabile: è la commissione a definirlo, in funzione della complessità della prova stessa.
Tuttavia i maturandi di quest’anno si consolino: il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelimini ha infatti annunciato che “Dal prossimo anno la maturità potrebbe avere una nuova prova, un test a risposta multipla”, un altro quizzone uguale per tutti realizzato dall’Invalsi, come per l’esame di terza media. “Il tutto per avere un sistema di valutazione omogeneo per tutto il Paese” ha affermato la Gelmini.
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