Milano, 23 giu. (LaPresse) – L’agente dei vip, Lele Mora, questa mattina durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Fabio Antezza “ha avuto un momento di commozione”. Lo ha detto l’avvocato Luca Giuliante che con il collega Nicola Avanzi ha assunto la difesa del talent scout, in carcere ad Opera da martedì scorso con l’accusa di bancarotta fraudolenta. “Mora ha risposto a tutte le domande – ha detto Giuliante – era un po’ provato e durante l’interrogatorio con il gip c’è stato anche un momento di emozione che ha fatto venir fuori la sua umanità”. Mora però non ha pianto, specifica il legale, anche se “è inevitabile che in una situazione come questa ci sia un momento di commozione”. La Procura di Milano ha anche ha acquisito documentazione “in parte fornita da noi – ha aggiunto l’avvocato – e poi si terrà l’interrogatorio davanti ai pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci”, la cui data però non è ancora stata fissata.
Per quanto riguarda i fondi che Mora avrebbe distratto dalla sua società, la LM Mangment, poi fallita, depositandoli in Svizzera “una rogatoria era già in corso – spiega l’avvocato Giuliante – e abbiamo già depositato l’atto di desistenza. Ci aspettiamo che venerdì o lunedì prossimo arrivino i documenti richiesti, che fanno riferimento in particolare ad un conto corrente intestato a Lele Mora, su cui venivano anche addebitate le bollette”. La difesa di Mora non ha fatto alcuna richiesta di rimissione in libertà per Mora, perché l’inchiesta è ancora in una fase iniziale e i pm “devono ancora fare alcuni riscontri, alla luce dei quali siamo certi che le misure cautelari si attenueranno”. L’interrogatorio, ha aggiunto il legale, “si è svolto rigorosamente nel perimetro dell’ordinanza di custodia cautelare”.
Ora i pm inizieranno ad esaminare i moltissimi documenti, tra cui fogli contabili e agende, sequestrati a Lele Mora martedì scorso, quando l’agente dei vip è stato arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Nelle carte i magistrati sperano di trovare spunti per ricostruire i movimenti di denaro di Mora in Italia e all’estero. Il periodo su cui i giudici puntano in particolare la loro attenzione è quello relativo alle difficoltà finanziarie di Mora, incappato nello scandalo di “Vallettopoli” e non più in grado di sostenere lo stile di vita brillante che aveva mantenuto per anni.
Il sospetto degli inquirenti è che Mora abbia distratto probabilmente più degli 8,5 milioni di euro descritti nell’ordinanza di custodia cautelare. Proprio in queste ore all’attenzione dei magistrati milanesi stanno arrivando ulteriori segnalazioni dall’Uif (Unita’ d’Informazione Finanziaria di Banca d’Italia) su giri di denaro riconducibili a Mora, inclusi quelli relativi ad assegni di piccolo taglio. Durante il confronto col gip, questa mattina, Mora avrebbe ribadito di avere speso quasi tutti i soldi. Ma gli inquirenti vogliono accertare se il talent scout abbia invece tenuto per sè le somme incassate, tra cui 2,5 milioni di euro ricevuti da Giuseppe Spinelli, tesoriere di fiducia di Berlusconi, oppure se li abbia divisi con altre persone.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata