Dal primo luglio via libera a ingressi in Europa da Stati meno colpiti dalla pandemia. Resterebbero esclusi anche Brasile, India e Russia

 Gli Stati Uniti hanno superato la soglia di 2,5 milioni di infetti dall'inizio della pandemia confermandosi il paese più colpito dal Covid-19. Secondo i dati riportati dalla Johns Hopkins University sono 2.510.323 i contagiati e 125.539 le vittime. Negli ultimi giorni il paese ha registrato un balzo preoccupante della curva dei contagi segnando ieri il record per numero di nuovi infetti. 

Negli Usa ieri è stato il giorno più nero per numero di nuovi infetti: oltre 45 mila i casi registrati da Washington nelle ultime 24 ore. Un boom che va avanti da giorni e allarma l'Europa. Bruxelles sta infatti pensando di congelare i voli dagli Usa, rinnovando il blocco delle frontiere per i turisti.

Dal primo luglio sarà possibile per i cittadini degli Stati terzi meno colpiti raggiungere l'Unione europea. La lista è quasi ultimata ma all'appello mancheranno quasi sicuramente gli Stati Uniti, seguiti da Brasile, India e Russia: paesi in cui la pandemia è ancora nel pieno. Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha minimizzato la preoccupazione di un eventuale blocco dell'ingresso per i cittadini americani. Ma, nonostante le rassicurazioni, il contraccolpo per l'economia potrebbe essere pesante.

Sia per gli Usa, che accolgono ogni anno in media 10 milioni di europei, che per l'Ue dove arrivano solitamente 15 milioni di statunitensi. Da parte sua la comunità europea ha sottolineato che la decisione non è mossa da alcun calcolo politico. A valere sono solo le preoccupazioni di natura sanitaria.

Anche il Regno Unito sta valutando un allentamento del blocco delle frontiere. Via la quarantena obbligatoria di 14 giorni per chi arriva dall'estero, il governo britannico pensa a un sistema di "semafori": i paesi verranno contrassegnati con luce verde, gialla o rossa a seconda dell'andamento dei contagi. Solo chi arriverà da zone critiche avrà l'obbligo di isolarsi. L'elenco completo dovrebbe arrivare entro la prossima settimana ed è probabile che a ricevere il via libera saranno Spagna, Grecia e Francia, oltre all'Italia.

Un nuovo contributo nella lotta al Covid-19 è arrivato dalla Commissione europea che è riuscita a raccogliere 6,15 miliardi di euro in finanziamenti aggiuntivi per aiutare a sviluppare e garantire un accesso equo a cure e vaccini, grazie al summit virtuale 'Global Goal: Unite for our Future' organizzato in collaborazione con Global Citizen. I fondi andranno a sostenere anche la ripresa economica nelle regioni e nelle comunità più fragili del mondo. L'importo comprende un impegno di 4,9 miliardi di euro da parte della Banca europea per gli investimenti, in collaborazione con la Commissione europea, e 485 milioni di euro impegnati dagli Stati membri, per un totale di 15,9 miliardi di euro nell'ambito della maratona di risposta al Covid-19 lanciata dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen lo scorso 4 maggio. Il vertice ha comportato anche l'impegno per la produzione di oltre 250 milioni di dosi di vaccino per i paesi a medio e basso reddito.

La situazione si fa sempre più critica in India dove nelle ultime 24 ore è stato registrato il triste record di 18.552 infezioni, per un totale che ha ormai superato il mezzo milione di casi. L'ondata di pandemia ha spinto le autorità dello stato nord-orientale dell'Assam a imporre un blocco di due settimane a Gauhati. A preoccupare è anche Nuova Delhi, città indiana più colpita, non solo per il numero di malati ma anche per la carenza di operatori sanitari. Una sfida che anche gli altri stati, meno ricchi e decisamente meno equipaggiati della capitale dovranno affrontare. 

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