Lo ha detto il presidente della commissione d'inchiesta sull'emergenza Covid in Lombardia

(LaPresse) “Dalle relazioni e dai documenti si evincono i momenti di difficoltà e di criticità nei lavori. Se devo esprimere un rammarico, la mancanza di acquisizione di alcuni documenti come i verbali del Cts che non ci sono stati dati dalla Giunta regionale; l’impossibilità di avere un secondo passaggio in commissione del presidente Attilio Fontana; la non risposta dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte a intervenire nei nostri lavori; l’iniziale disponibilità e poi la mancata presenza del commissario Domenico Arcuri”. Lo ha detto il presidente della commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid in Lombardia, Gianantonio Girelli (Pd) durante una conferenza stampa al Pirellone sulla conclusione dei lavori della stessa commissione. “Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha mandato il capo dello staff del ministero ritenendo, in quel momento, non opportuna una sua partecipazione diretta. È intervenuto anche l’ex ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia”, ha aggiunto Girelli.

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