Il parlamento tedesco valuterà l'obbligo di vaccinazione generale contro il Covid-19, che potrebbe entrare in vigore da febbraio

Mentre l’Ecdc colora di rosso e arancione tutta Europa, ‘salvando’ e lasciando in giallo solo alcune parti di Italia e Spagna, tutto il mondo corre ai ripari a causa del dilagare della variante Omicron. Sempre secondo l’Ecdc, infatti, nei prossimi mesi sarà proprio la Omicron a causare oltre la metà di tutte le infezioni da coronavirus e già a oggi i casi confermati sono in tutto 352 da 27 Paesi, di cui 70 in 13 Stati europei. La maggior parte dei casi confermati ha una storia di viaggi in Paesi dell’Africa meridionale, ma giovedì la Spagna ha confermato il primo che non ha alcun tipo di collegamento con quelle zone.

Fra i primi Paesi a correre ai ripari c’è la Germania, dove l’8 dicembre Angela Merkel passerà ufficialmente il testimone della cancelleria a Olaf Scholz dopo 16 anni. Ma è ancora in tempo per dire la sua in materia di coronavirus, e lo fa annunciando l’introduzione di misure pari a un lockdown per le persone non vaccinate. In conferenza stampa, dopo l’incontro con i governatori degli Stati federati, ha confermato che la regola 2G (che consente l’accesso ai luoghi pubblici solo alle persone vaccinate o guarite) sarà estesa ai negozi al dettaglio; lo stesso varrà per l’accesso a strutture ed eventi per attività culturali e ricreative (cinema, teatri, ristoranti) indipendentemente dall’incidenza. Perché serve un “atto di solidarietà nazionale” per ridurre la pressione sugli ospedali, trovandosi la Germania in una situazione ben più difficile dell’Italia, che Merkel loda: “Se avessimo un’incidenza come quella dell’Italia, starei meglio”, precisa. E anche per questo il Parlamento valuterà l’obbligo di vaccinazione generale contro il Covid-19, che potrebbe entrare in vigore da febbraio. In questo clima, però, in Germania fanno discutere le parole del presidente della Commissione vaccinale permanente (Stiko), Thomas Mertens, che al momento non farebbe vaccinare suo figlio di sette anni a causa della mancanza di dati. “Se la malattia non gioca un ruolo serio per la persona da vaccinare da un punto di vista medico – ha detto alla Frankfurter Allgemeine Zeitung -, bisogna essere tanto più certi che la vaccinazione sia ben tollerata a lungo termine”.

Intanto, la nuova ondata di contagi inizia a intaccare le feste natalizie. E se almeno 50 persone a Oslo sono state infettate dalla variante Omicron durante una festa aziendale in un ristorante, la Germania ha già deciso di vietare la vendita dei fuochi d’artificio per Capodanno, per evitare che eventuali feriti possano aumentare la pressione sugli ospedali.

Ma lato cure e vaccini, qualche buona notizia c’è. A partire dalla Gran Bretagna, che nel giorno dei quasi 54mila contagi (record dal 17 giugno) annuncia di avere acquistato 114 milioni di dosi aggiuntive di Pfizer e Moderna e approva l’uso dell’anticorpo monoclonale Xevudy (sotrovimab), dopo che è risultato sicuro ed efficace nel ridurre il rischio di ospedalizzazione e morte nelle persone con infezione da Covid-19 da lieve a moderata. L’Ema, da parte sua, ha avviato la revisione continua del VLA2001, un nuovo vaccino sviluppato da Valneva.

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