Bozza del monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità: 18 regioni a rischio moderato

 “Nel periodo 28 luglio–10 agosto 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,1 (range 1,00– 1,27), in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica”. E’ quanto rileva la bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. In lieve aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale: 69 casi per 100mila abitanti contro i 68 del precedente monitoraggio. 

Nell’ultima settimana 18 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Le restanti 3 Regioni – Lazio, Lombardia e Veneto -risultano classificate a rischio basso. “L’attuale impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri è limitato, tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica”.

Nessuna Regione supera soglia critica ricoveri

 “Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento al 4,9%, con il numero di persone ricoverate in aumento da 322 (10/08/2021) a 423 (17/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 6,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.880 (10/08/2021) a 3.472 (17/08/2021)”. “Dodici Regioni riportano allerte di resilienza – si legge nel documento -. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza”. Stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.021 vs 15.026 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti aumenta leggermente (33% vs 32% la scorsa settimana). In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening. 

Sicilia resta in zona bianca

Nonostante l’aumento oltre soglia dei ricoveri ordinari per Covid e dell’incidenza, la Sicilia dovrebbe restare in zona bianca grazie al terzo parametro che resta sotto la soglia, quello della disponibilità dell terapie intensive. Questione di decimali: per i dati Agenas martedì scorso, giorno che viene preso in esame dalla cabina di regia, il tasso era del 10,2 per cento, due decimali sopra la soglia massima consentita. Ma da quanto si apprende sarebbe un tasso che non teneva conto dei nuovi posti letto per i pazienti più gravi aperti negli ultimi giorni dalla sanità siciliana. Con un numero maggiore di posti, la percentuale sarebbe scesa sotto la soglia del 10 per cento di meno di un decimale, sufficiente a far rientrare uno degli indicatori sotto soglia. Sulla base di questo parametro, trapela da fonti vicine al ministero che la Sicilia potrebbe restare bianca.

Gli altri due parametri sono invece abbondantemente sopra il livello giallo: le ospedalizzazioni al 17 per cento (con 15 per cento di limite) e l’incidenza con 147 positivi ogni centomila abitanti, quasi tre volte superiore al limite di 50 su 100 mila.

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