Il premier Draghi chiede rapidità sul Green Pass

Riaprire ma “con la testa”, ovvero “con attenzione, prudenza, e legalità”. Da Porto, dove ha partecipato alla due giorni di summit Ue, il premier Mario Draghi frena l’impazienza di chi, in maggioranza, chiede di rimuovere il coprifuoco già a metà maggio. “Nel prossimo Cdm i ministri della Lega chiederanno il ritorno al lavoro in sicurezza per tutti, senza discriminazioni, e no al coprifuoco che qualcuno voleva confermare fino a giugno o addirittura a luglio”, ha già annunciato il leader leghista Matteo Salvini. Mentre anche dal M5s Luigi Di Maio ha parlato del 16 maggio come della “data auspicabile per rimuovere il coprifuoco”.

Non è questa però la linea del governo e Draghi lo chiarisce: “Io, come credo la maggior parte degli italiani voglio riaprire, voglio che le persone tornino fuori a divertirsi, a lavorare, a stare insieme ma bisogna farlo in sicurezza, calcolando bene il rischio che si corre”, dice dopo una battuta sul pavone che, con il suo canto, continua a interrompere le sue parole: “ha risposto lui, vediamo che dice”. Nessuna decisione avventata, dunque. Come sempre si studieranno i dati che “sono abbastanza incoraggianti”. Il premier ne cita qualcuno: “il 90% di chi ha più di 80 e 90 anni ha ricevuto almeno una dose, quasi il 70% di chi ha più di 70 anni ha ricevuto almeno una dose, c’era un tempo non molto lontano in cui erano la classe meno vaccinata di Italia e questo è molto importante”. E dal 26 aprile, il giorno delle riaperture, fino a ieri ” il numero di ricoveri ordinari in terapia intensiva è calato del 20%, il tasso di positività è sceso dal 5,8 al 3,2, anche le vittime sono tante ancora ma sono in forte diminuzione”. Questo, osserva, “è merito anche delle misure già intraprese ma se l’andamento procederà in questa direzione la cabina di regia procederà ad altre riaperture”.

Non si sbilancia però sulla convocazione del vertice, atteso entro la fine della prossima settimana. Il metodo non cambia: “E’ importante essere graduali, anche per capire quali riaperture hanno più effetto sui contagi e quali meno. Noi aspettiamo con attenzione, prudenza e gradualità”. Difficile dunque ipotizzare una rimozione completa del coprifuoco, come chiesto da Salvini. Più probabile che venga spostato avanti di un’ora rimandando a giugno eventuali nuove decisioni. Con una preoccupazione in più legata alla stagione estiva e la ripartenza del turismo: “Bisogna considerare anche che gli aeroporti diventano dei luoghi cui guardare con molta attenzione, che sono ovviamente luoghi dove i contagi possono succedere e quindi dobbiamo rinforzare i controlli. Non vuol dire chiudere ma riaprire con la testa”.

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