Nuova stretta in Francia a causa della pandemia da coronavirus. Sono attese nel fine settimana ulteriori misure di contenimento nella regione dell’Île-de-France, dove si trova Parigi, e all’Hauts-de-France, a seguito di un peggioramento degli indicatori sanitari. A dare l’annuncio il portavoce del governo, Gabriel Attal: “La situazione epidemica si sta aggravando” e “dobbiamo prendere misure aggiuntive nei territori più colpiti”. Sono quindi previste consultazioni tra prefetti e funzionari locali per decidere la natura delle restrizioni che saranno poi illustrate giovedì in conferenza stampa dal premier, Jean Castex, e dal ministro della Salute, Olivier Veran. Nel frattempo il presidente Emmanuel Macron, in visita all’ospedale di Poissy-Saint-Germain-en-Laye, ha ribadito che “prenderemo le decisioni che dobbiamo prendere” in base “all’epidemia”. Decisioni, ha evidenziato, “pragmatiche” e “proporzionate”.
Stando alle prime informazioni, a essere interessanti dalle restrizioni potrebbero anche essere i dipartimenti contigui come Seine-Maritime, Eure, Loiret, Yonne, Aube, Marne e Ardennes. Attal, in un punto stampa al termine del Consiglio dei ministri sulla situazione epidemica nel Paese, ha difeso la strategia ‘territorializzata’ a contrasto della diffusione del Covid-19, definendola “giusta”. Tuttavia, il tasso di incidenza nel Paese è aumentato “di quasi il 20% negli ultimi giorni“, secondo il portavoce, che ha evidenziato come le varianti abbiano cambiato le regole del gioco.
Castex aveva già avvisato martedì: “È giunto il momento di prendere accordi nella regione parigina”. L’Ile-de-France risulta particolarmente colpita dalla terza ondata con oltre mille pazienti Covid-19 ricoverati in terapia intensiva. “Se non facciamo nulla, andremo verso la catastrofe”, ha detto Remi Salomon, alto funzionario dell’autorità ospedaliera pubblica di Parigi. Secondo l’esperto le soluzioni sono due: “il confinamento nel fine settimana, accompagnato da altre misure precauzionali e una vigilanza molto ampia durante la settimana, o il confinamento più ampio e severo”. L’obiettivo è “ridurre i contatti sette giorni su sette”.
Per quanto riguarda la Costa Azzura, dove il lockdown fine settimanale è già in vigore da fine febbraio, Attal non ha dato nuovi aggiornamenti. “In questa fase non sono presenti misure aggiuntive, oltre a quelle già attuate nelle ultime settimane in alcuni territori della regione, e in particolare nelle Alpi Marittime”, ha dichiarato senza però specificare se il blocco, in piedi da 3 settimane nelle città costiere, verrà prolungato.
Nelle ultime 24 ore il Paese ha registrato 38.501 nuovi casi, un record dal mese di novembre, e 357 decessi in ospedale.