'annuncio arriva dal presidente Attilio Fontana e dalla vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti

Si è messa in moto ufficialmente la macchina della vaccinazione anti Covid di massa in Lombardia, con l’inizio delle somministrazioni per gli over 80 a partire dal 18 febbraio. L’annuncio arriva dal presidente Attilio Fontana e dalla vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti, che hanno firmato una lettera indirizzata a tutti i cittadini lombardi.

Le prenotazioni partiranno lunedì 15 febbraio, data in cui si potrà comunicare al proprio medico o in farmacia la volontà a essere vaccinati. In alternativa, si potrà dare la propria adesione usando la piattaforma online sul sito ufficiale di Regione Lombardia. La conferma dell’appuntamento, precisa Palazzo Lombardia, avverrà telefonicamente o tramite sms.

Nella lettera, Fontana e Moratti confermano che si sta lavorando “a pieno ritmo” per garantire la somministrazione del vaccino. “Oggi più che mai serve il contributo di tutti. Più persone si vaccineranno, maggiore sarà la nostra capacità di combattere il Covid. La vostra adesione è fondamentale per la salute di tutti. Più siamo, prima vinciamo”, è l’appello rivolto ai cittadini.

Intanto, le montagne lombarde sono pronte a ripopolarsi: nella stessa giornata il presidente Fontana ha firmato l‘ordinanza con cui da lunedì 15 e fino a mercoledì 31 marzo 2021, gli impianti nelle stazioni e nei comprensori sciistici della regione saranno aperti anche agli sciatori amatoriali.

La riapertura delle stazioni sciistiche avverrà secondo le linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni lo scorso 8 febbraio: il numero massimo di presenze giornaliere sarà del 30% della portata oraria complessiva di tutti gli impianti a fune (cabinovie, funivie, seggiovie, skilift) presenti nel comprensorio sciistico o nella stazione sciistica, mentre per le stazioni con al massimo due impianti complessivi si sale al 50% della portata oraria complessiva.

Tutto questo mentre la Lombardia è di nuovo la prima regione in Italia per nuovi casi di coronavirus, con 1.849 contagi e 39 decessi nelle ultime 24 ore. Non bastasse, sul territorio sono stati identificati 128 casi di varianti del virus di cui 126 varianti inglese, uno brasiliana e uno è in corso di identificazione ma con alta probabilità che sia brasiliana. A Marco Trivelli, direttore generale dell’assessorato al Welfare della Regione Lombardia durante l’audizione in Commissione Sanità a Palazzo Pirelli. Secondo il dg, i casi di variante SarsCoV-2 sono significativi e si sono registrati in tutte le province tranne a Pavia, ma al momento la situazione sembra sotto controllo.

Al momento non ci sarà dunque alcuna zona rossa in Lombardia, neppure a Corzano, comune nel bresciano dove nei giorni si era registrato un focolaio di variante inglese, perché – spiega Trivelli – i contagi sono già in calo.

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