Il Commissario straordinario Domenico Arcuri fa il punto della situazione nel giorno in cui, per la prima volta dopo tanto tempo, il numero degli italiani ricoverati in terapia intensiva è inferiore rispetto alle 24 ore precedenti

L’Italia è sulla “buona strada” per uscire dall’emergenza sanitaria, ma il coronavirus potrà essere sconfitto solo grazie alla “forza d’urto” rappresentata dall’arrivo dei differenti vaccini previsto per l’avvio del 2021. Solo l’inizio “della più grande campagna di vaccinazione di massa che la nostra generazione ricordi” consentirà di guardare oltre il Covid, di voltare “questa triste e drammatica pagina”. Il Commissario straordinario Domenico Arcuri fa il punto della situazione nel giorno in cui, per la prima volta dopo tanto tempo, il numero degli italiani ricoverati in terapia intensiva è inferiore rispetto alle 24 ore precedenti. “E’ un segno di speranza – confessa – e anche un segno che le misure messe in campo dal governo per contrastare l’epidemia stanno iniziando a produrre effetto”.

Insomma, la curva dei contagi si sta finalmente raffreddando, “se non addirittura congelando”, ma non è ancora il momento di abbassare la guardia perché “ancora oggi purtroppo abbiamo un dato tragico: 822 morti”. Una cifra enorme che deve indurre alla cautela. “Qualora allentassimo troppo le misure a valle dei primi dati confortanti che arrivano da qualche giorno commetteremmo un errore. Sono certo che questo non accadrà”, è il messaggio di Arcuri, che sul tema scuola aggiunge: “Nelle prossime settimane ci sarà tempo di discutere su una riapertura, ma sapendo sempre che vogliamo evitare un’ulteriore recrudescenza”. Discorso che vale anche per le feste in arrivo: “Il migliore regalo di Natale è tenere alta la guardia, e avere quale obiettivo primario il contenimento e il contrasto dell’epidemia”.

Obiettivo che sarà possibile centrare davvero quando scatterà la campagna di vaccinazione. Arcuri ricorda di essere impegnato sul fronte della distribuzione, conservazione e somministrazione delle dosi che dovrebbero essere inoculate a partire dalla seconda metà di gennaio. Già la prossima settimana però il ministro della Salute, Speranza, illustrerà al Parlamento i tratti salienti del Piano di vaccinazione. “Auspichiamo, anzi siamo certi, che il Parlamento ne comprenderà la complessità, la portata e la puntualità” dichiara quindi il Commissario, spiegando che è allo studio un doppio modello: uno ‘freeze’ per il vaccino Pfizer, l’altro ‘cold’ per gli altri sieri con caratteristiche differenti. Inoltre, è stato condiviso con le Regioni che i presidi in cui sarà somministrato il vaccino saranno 300 in tutto il territorio nazionale. “Il 60% di questi presidi ha già una cella frigorifera con le caratteristiche compatibili a conservare il vaccino Pfizer – spiega -. Resta adesso da vedere se conservare tutto in queste celle oppure acquisire il restante 40% che ci manca, lo stiamo valutando”.

Il Commissario si sofferma infine anche sull’app Immuni che ha raggiunto i 10 milioni di download senza tuttavia sortire per ora i risultati, in termini di discovery dei contagiati, che ci si poteva aspettare. “Penso che la app – conclude Arcuri – sia uno strumento molto importante. Ma perché sia efficace c’è bisogno di un rapporto di mutua collaborazione tra app e chi la scarica. Il messaggio che abbiamo veicolato non è stato sufficientemente potente perché questo accadesse. Non sono sicurissimo che ai download corrisponda un uguale numero del corretto funzionamento dell’app stessa”.

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