Nel resto del mondo intanto oltre 921mila i morti e quasi 29 milioni i contagi

Calano i casi di coronavirus e assieme a loro anche i tamponi: 20mila in meno rispetto alla giornata di domenica. I morti aumentano da 6 a 7 in un giorno, cioè 35.610 dall'inizio della pandemia, salgono i ricoverati (91 in più, +5 in terapia intensiva) e gli attuali positivi, mentre i guariti sono 443 a fronte dei 779 nelle 24 ore precedenti. Secondo il bollettino domenicale del ministero della Salute, alla vigilia dell'avvio dell'anno scolastico, sono 1.458 i nuovi contagi, 287.753 dallo scorso febbraio.

Continua l'allerta per i focolai, non solo nello Spezzino dove l'inizio delle lezioni slitterà al 24 settembre, ma anche in Puglia. A Polignano a Mare (Bari) un cluster nell'azienda ortofrutticola 'Sop' ha spinto il Comune a stilare un'ordinanza emergenziale con l'obbligo di indossare la mascherina "per tutti, su tutto il territorio comunale". Ogni attività commerciale è chiamata ad abbassare la saracinesca non oltre mezzanotte e mezza, fino almeno alle 5.

Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza predica ottimismo: "Una cura e un vaccino per il Covid sono vicini". "Dobbiamo ancora mantenere il distanziamento, portare le mascherine, lavarci le mani, ma – specifica – non è per sempre: dopo l'autunno e l'inverno vedremo la luce". Sul fronte vaccino, ancora, "come Ue – segnala il ministro – stiamo comprando un pacchetto 6+1, quello di AstraZeneca è uno dei sei ed è in fase più avanzata. Ci sono anche gli altri però". E "cure innovative" sono in corso a Siena, dove il professor Rino Rappuoli "sta facendo un lavoro straordinario sugli anticorpi monoclonali – fa sapere Speranza – da cui verranno fuori farmaci efficaci". Ma la diffusione da Nord a Sud avanza da sei settimane consecutive. E anche oggi come ieri ci sono positivi in tutte le regioni. Cinque in tripla cifra, con la Lombardia in testa con 265 positivi e 3 morti in un giorno.

Nel mondo, nel frattempo, si fanno sempre più sentire gli effetti della pandemia. Sono oltre 921mila i morti e quasi 29 milioni i contagi. Ed è caos in Israele, dove il ministro all'Edilizia, Yaakov Litzman, ha presentato le dimissioni per protesta contro l'imminente nuovo lockdown nel Paese. Alla guida di un partito ebraico ultraortodosso, Litzman sostiene che le restrizioni legate al Covid impedirebbero ingiustamente le celebrazioni delle festività ebraiche. In Francia, invece, un gruppo di medici ha lanciato un appello pubblico, perché i cittadini evitino raduni privati, visto il nuovo forte aumento dei contagi di Covid-19. Nel Paese transalpino altro record di infezioni giornaliere: 10.561, oltre mille in più in 24 ore.

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