Finisce ai quarti di finale l’avventura della Nazionale italiana Under 21 di calcio agli Europei in Slovacchia. Gli azzurrini di Nunziata sono stati sconfitti per 3-2 ai tempi supplementari dalla Germania alla MOL Aréna di Dunajská Streda.
Vantaggio italiano al 58esimo con Koleosho, pareggio tedesco dieci minuti dopo con Woltemade. All’80esimo l’Italia resta in 10 per l’espulsione di Gnonto (doppia ammonizione) e all’87esimo Weiper porta in vantaggio la Germania. Al 90esimo un rosso per proteste decretato nei confronti di Zanotti lascia l’Italia in 9, ma gli azzurrini pareggiano al 96esimo con Ambrosino su calcio di punizione. Nei supplementari è assalto Germania: l’Italia resiste fino al 117esimo, quando la rete di Rohl regala la qualificazione in semifinale ai tedeschi, che nel prossimo turno affronteranno la Francia.
Per la sua prima uscita ufficiale da commissario tecnico della Nazionale Gennaro Gattuso ha scelto di volare in Slovacchia per assistere al quarto di finale del Campionato Under 21 che alla ‘Dac Arena’ di Dunajska Streda, ha visto l’Italia opposta alla Germania. In compagnia del segretario generale della Figc, Marco Brunelli, e del capo delegazione della Nazionale maggiore, Gianluigi Buffon, il neo Ct è arrivato nel primo pomeriggio nell’hotel che ospita l’Italia a Trnava, sede delle tre gare del girone e quartier generale dell’Under 21 in Slovacchia. Dopo aver salutato un altro campione del Mondo, il capo delegazione Giancarlo Antognoni, e il coordinatore delle Nazionali Giovanili, Maurizio Viscidi, ha incontrato il tecnico Carmine Nunziata, lo staff e gli Azzurrini, facendo il suo in bocca al lupo alla squadra nell’immediata vigilia della sfida con i tedeschi.
“Il talento c’è, ma bisogna dare ai giovani la possibilità di esprimerlo – ha dichiarato Gattuso nell’intervista che trasmessa su Rai 2 nel prepartita -. Hanno bisogno di tempo, di poter sbagliare e di crearsi un vissuto. I nostri ragazzi stanno facendo molto bene a livello di nazionali giovanili, poi però il percorso deve continuare, non si deve fermare a 18 o 19 anni. Dobbiamo essere bravi in questo”. L’Italia vista nella fase a gironi gli è piaciuta: “Di queste tre partite ho apprezzato soprattutto lo spirito, il senso di appartenenza, la voglia di stare in campo e la capacità di saper soffrire. Si vede che molti di questi ragazzi giocano insieme da tanti anni”.