Il presidente della Figc comunque difende il commissario tecnico: "Ranieri? Non è il momento dei nomi"

Gabriele Gravina a due giorni dal brutto ko della nazionale italiana in Norvegia nel match, che ha aperto le nostre qualificazioni ai Mondiali del 2026, ha difeso Luciano Spalletti ma non ha escluso un esonero del ct. “Mi hanno dato fastidio gli attacchi di alcuni soggetti. Sono attacchi inutili e di persone che aspettano questi momenti per farli. Mi ha infastidito anche una falsa informazioni di quelli che sono i temi reali. Gli attacchi che sta subendo Spalletti sono immeritati. L’ho trovato molto combattivo. Da subito dopo la partita ha indossato l’elmetto e l’armatura. Stiamo parlando in queste ore con Luciano. Dobbiamo trovare la soluzione per il miglior rilancio in vista di domani sera. Dopo ci sarà tempo per fare le valutazioni. Il rilancio sarà con Spalletti? No questo non posso dirlo, stiamo parlando e ragionando“, ha spiegato il presidente della Figc, intervenuto al Festival della Serie A a Parma.

Poi Gravina ha aggiunto: “Luciano non mollerà? Non posso dirlo, dobbiamo trovare la miglior soluzione per rilanciarci da domani sera poi faremo delle riflessioni per arrivare al meglio nelle altre partite, giocarle con il coltello tra i denti. Non c’è un appuntamento martedì, c’è un contatto continuo, parleremo anche oggi”. “Lui è molto attento e responsabile, vediamo che verrà fuori. Ranieri? Gli mando un grande abbraccio, non è il momento dei nomi ma di guardare in faccia la realtà e rispettare il nostro attuale ct”, ha spiegato ancora. 

Nazionale, Gravina: “Non vedo possibilità di mollare in momento così delicato”

Il presidente federale ha escluso invece le ipotesi di sue dimissioni: “Non vedo la possibilità di mollare in un momento così delicato. Sono convinto e lo sono quasi il 99% degli addetti ai lavori, dei delegati che mi ha dato fiducia solo qualche mese fa: quindi non capisco, non vedo diciamo possibilità di mollare in un momento così delicato”, ha spiegato aggiungendo: “Alcuni attacchi li ritengo emblema di un immobilismo, sono strumentali e inutili, studiati a mirati”. 

Nazionale, Gravina: “Non voglio nemmeno pensare a un’Italia senza Mondiale”

“È evidente che se perdi giocatori per infortunio su cui avevi lavorato in avvicinamento alla qualificazione al mondiale se la partita non è stata sentita come avremmo dovuto è un problema. Non voglio nemmeno pensare a un’Italia senza Mondiale“. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, parlando del ko degli azzurri a Oslo contro la Norvegia. “C’è anche tanta amarezza, grande sofferenza. Ho sentito dei commenti così negativi di gente che già celebrava i funerali perché già eliminati. E’ la prima di 8 partite, non c’è il confronto diretto, c’è la differenza reti, giochiamo, poi abbiamo un altra possibilità, noi dobbiamo andare ai Mondiali, così io affronto i problemi e non piangerci addosso”, ha aggiunto. 

Nazionale, Gravina: “Si può perdere ma così non lo accetto”

Gravina è anche tornato sulla sconfitta in Norvegia: “La Norvegia ha avuto una crescita esponenziale, ora è tra le più forti in senso assoluto. Oggi rappresenta qualità straordinarie. In questo momento è più forte di noi. Si può anche perdere però bisogna capire come si perde. Un approccio diverso che solleticava quel fuoco dentro a cui spesso fa riferimento Gigi Buffon poteva e doveva dare un epilogo diverso. Capire come si perde e quel modo non lo accetto”, ha spiegato l presidente della Figc aggiungendo. “Il nostro campionato ci ha consegnato giocatori stremati. Molti giocatori sono arrivati pochi giorni prima della partenza, non si può preparare una partita contro una corazzata in così poco tempo. Non c’è spaccatura, c’è non molta lucidità anche per stanchezza fisica”. 

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