Il profumo di scudetto potrebbe aver fatto male ai giocatori della Dea

Frena ancora l’Atalanta, che dopo undici vittorie di fila incappa nel secondo pareggio consecutivo. L’undici di Gasperini, nell’anticipo della 20/a giornata, non va oltre lo 0-0 in casa di una solida Udinese. Il profumo di scudetto potrebbe aver fatto male ai giocatori della Dea, apparsi oggi scarichi mentalmente e fisicamente poco brillanti. Se si considera anche la sconfitta in Supercoppa contro l’Inter, per la Gasperini band si tratta della terza gara di fila senza i tre punti. In classifica, la Dea resta a -2 dal Napoli capolista ma con una gara da recuperare martedì contro la Juve.

Mastica amaro l’Udinese, che soprattutto per quanto prodotto nel primo tempo avrebbe forse meritato di portare a casa i tre punti. I friulani si portano a quota 26 punti in classifica, in una posizione tutto sommato tranquilla. Nell’Udinese, Runjaic conferma l’undici sceso in campo a Verona sette giorni fa con l’eccezione dello squalificato Lucca, sostituito da un redivivo Sanchez.

Nell’Atalanta, invece, dopo il turnover in Supercoppa Gasperini torna a schierare un tridente con Lookman, De Ketelaere e Pasalic, viste le assenze per infortunio di Retegui e Scamacca. In porta c’è Carnesecchi. Primo tempo di grande sofferenza per la Dea, l’Udinese tiene a lungo in scacco la squadra di Gasperini apparsa lenta e con poche idee. Viva e aggressiva, invece, la compagine friulana che sfiora a più riprese il gol prima con Thauvin, quindi con Lovric. Poi dopo la mezzora Carnesecchi compie un autentico miracolo su un colpo di testa ravvicinato di Bijol. Nel finale di tempo, poi, si scatena Sanchez che colpisce un palo e una traversa clamorosa nel giro di pochi secondi.

L’Atalanta barcolla ma non crolla e riesce ad andare negli spogliatoi sullo 0-0. In avvio di ripresa ancora Udinese vicina al gol con Payero, fermato da Carnesecchi in uscita disperata dopo un errore di Hien. Con il passare dei minuti, complice l’inevitabile calo dell’Udinese è l’Atalanta a prendere in mano le redini del gioco. La squadra di casa si abbassa a difesa della propria area, mentre quella di Gasperini inizia a farsi vedere con maggior frequenza dalle parti di Sava. E proprio nel finale, in pieno recupero, la Dea sfiora anche il colpaccio con un sinistro del grande ex Samardzic sventato dal portiere friulano. Sarebbe stato un premio eccessivo per un’Atalanta apparsa lontana dagli standard eccellenti a cui aveva abituato.

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