Avrebbe offeso per almeno 12 volte il portiere del Milan definendolo "negro di m..."

Il questore di Udine, Alfredo D’Agostino, ha emesso un Daspo per la durata di cinque anni nei confronti di un tifoso che, durante la partita di calcio disputata sabato scorso, Udinese-Milan, ha intonato insieme ad altri in via di identificazione cori razzisti contro il portiere del Milan Mike Maignan, offendendolo per almeno 12 volte con la frase “negro di m…”. L’ identificazione è stata effettuata dalla Digos e dalla polizia scientifica della questura di Udine.

Bandito a vita da stadio Udinese

L’Udinese Calcio in una nota comunica che “a valle dell’individuazione del primo responsabile dei deplorevoli insulti razzisti a Maignan, che il soggetto in questione sarà, a tempo indeterminato, bandito dal nostro stadio con effetto immediato”. La società conferma “il suo impegno contro il razzismo e ritiene fondamentale l’applicazione di misure forti per mandare un concreto messaggio contro le discriminazioni, non solo nel calcio, ma nella società”. Il club “tempestivamente, già da sabato sera, ha lavorato in stretta collaborazione con le Autorità mettendo a disposizione tutte le sue telecamere e la strumentazione d’avanguardia di cui è dotato il Bluenergy Stadium al fine di dare un riscontro rapido alle indagini ancora in corso”. L’Udinese “ringrazia la Questura di Udine per la collaborazione e conferma la sua fermezza nel colpire i responsabili degli insulti che infangano l’etica sportiva del club, della Regione, della città di Udine e di una tifoseria che, da sempre, sono un modello di integrazione e rispetto”.

Silvestri (Udinese) a Maignan: “Uniti perché sia ultima volta”

Intanto, arriva la solidarietà a Maignan da parte del portiere dell’Udinese, Marco Silvestri. “Ti sono vicino per quello che è successo. Non è la prima volta, ma tutti assieme (scritto in maiuscolo ndr) dobbiamo fare in modo che sia l’ultima. Questo non può succedere nel nostro stadio, non deve succedere in nessuno stadio, in nessun campo, in nessun luogo. Alziamo tutti la voce: No al razzismo!“, ha scritto su Instagram l’estremo difensore bianconero. “Ti scrivo per dirti ancora, che difendo la porta dell’Udinese da tre anni e mi sento di difendere anche questa città, questa società e questa tifoseria. Difendere chi ama davvero il calcio. Il rispetto e l’educazione fanno parte dei nostri valori, e anche la nostra squadra è simbolo di integrazione. Questa gente è molto di più, di più di qualche cretino che urla a voce alta parole stupide facendo pubblicità alla sua ignoranza e vergogna alla sua curva. Caro Mike…stay strong! Con stima e affetto per il collega e soprattutto per l’essere umano. Marco”.

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