I rossoneri tornano in Europa, i bianconeri lasciano tra i fischi l'ultima stagionale allo Stadium

Il Milan centra l’obiettivo Champions League, la Juventus saluta lo Stadium con una sconfitta che certifica una crisi profonda a tutti i livelli. Da quello tecnico, con una squadra in disarmo e svuotata al termine di una annata vissuta sulle montagne russe per le vicende fuori dal campo, a quello societario, con una ricostruzione ancora da delineare dopo il terremoto causato dall’addio di Andrea Agnelli. Passando infine per quello ambientale, con un tifo sempre più scollato dal gruppo squadra e in aperto contrasto con il club. Di fronte a queste macerie il Milan, a cui bastava un punto per la certezza aritmetica del posto nell’Europa che conta, ha avuto vita facile nel domare una Signora incapace di rialzarsi di fronte alle prime avversità, proprio come avvenuto contro l’Empoli: la stoccata di Giroud sul finire del primo tempo è bastata per indirizzare la partita a favore dei rossoneri.

Primo tempo con poche emozioni, poi gol Giroud

Le mancate vittorie di Atalanta e Roma, che agevolano la missione Champions del Milan, tolgono un po’ di verve ai ragazzi di Pioli, consapevoli di poter far festa anche con un pareggio. La Juve, senza più obiettivi concreti da raggiungere e con la curva in sciopero del tifo in polemica con le limitazioni imposte dalla società e con il caro biglietti, entra tardi dentro la partita. Il tridente Chiesa-Di Maria-Kean partorisce poche fiammate e viaggia a intermittenza. Uno spunto dell’ex centravanti del Verona a metà frazione produce una conclusione a lato di Di Maria, che si coordina male in corsa e calcia peggio. Poco dopo chance per Chiesa, che da posizione defilata non trova la porta. Proprio nel momento di maggiore pressione della Juve un Milan sornione passa in vantaggio. Il cross di Calabria viene mancato da Gatti, la palla arriva a Giroud che di testa angola perfettamente e trafigge l’incolpevole Szczesny.

Secondo tempo: la Juve ci prova ma fatica

Dopo un primo tempo disputato in un clima surreale nella ripresa la curva bianconera fa sentire la propria voce, in polemica con la società, ma la squadra di Allegri pur provandoci generosamente fatica a creare insidie dalle parti di Maignan, anche quando il tecnico toscano cambia il trucco della Signora inserendo Paredes, Milik e nel quarto d’ora finale Iling-Junior. Anzi sono proprio i rossoneri a sfiorare il raddoppio con un diagonale di Saelemaekers respinto di piede da Szczesny e con un tentativo fuori misura di Leao. La Juve si fa notare giusto con un colpo di testa fuori misura di Rabiot e una mischia nel finale in pieno recupero. L’ultima apparizione stagionale all’Allianz Stadium si chiude così tra i fischi del pubblico, fotografia perfetta di una stagione da archiviare il più in fretta possibile.

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