Due gol in tre minuti chiudono subito il match per il team di Simone Inzaghi

Missione compiuta. L’Inter supera per 3-2 l’Atalanta a San Siro nella 37a giornata di Serie A e si assicura la certezza di poter giocare anche la prossima edizione della Champions League. I nerazzurri di Simone Inzaghi salgono infatti momentaneamente al secondo posto in classifica con 69 punti, ma soprattutto staccano di otto lunghezza la Dea con una giornata ancora da giocare. Esibizione di forza dell’Inter, che sulle ali dell’entusiasmo aggredisce l’Atalanta nel primo tempo con due reti in tre minuti di Lukaku e Barella. Poi controlla il ritorno dei bergamaschi, in gol con Pasalic, e chiude i conti nella ripresa con il solito Lautaro Martinez. Per il Toro argentino sono 21 i gol in campionato, a -2 dal capocannoniere Osimhen. Nel finale Muriel fissa il risultato sul 3-2 finale. L’Atalanta esce sconfitta dal Meazza ma si conferma realtà solida, la banda di Gasperini si giocherà l’accesso alla prossima Europa League negli ultimi 90′ del campionato.

L’avvio spettacolare dell’Inter

Reduce dalla vittoria della Coppa Italia e con la finale di Champions nella testa, Inzaghi schiera nell’Inter Lukaku e Lautaro come coppia di attacco con Dzeko in panchina. Altra novità in difesa con D’Ambrosio al posto di Darmian. Nell’Atalanta, Gasperini schiera Hojlund punta centrale con Pasalic e Koopmeiners a supporto. In panchina Muriel. Con la gara con l’Atalanta le sfide casalinghe dell’Inter del 2022/23 si chiudono con un altro sold-out e con un dato complessivo di 1.973.505 presenze. La partita di fatto dura solo 3′, tanto basta all’Inter per schiantare l’Atalanta colta di sorpresa dal veemente avvio dei ragazzi di Inzaghi. Dopo meno di 1′ è Lukaku a sbloccare il risultato dopo una bella combinazione a metà campo con Lautaro, fuga solitaria verso Sportiello superato in dribbling prima di depositare la palla in rete. Passano due minuti e arriva pure il raddoppio firmato da Barella con un destro al volo potente sotto la traversa, dopo una doppia respinta di Sportiello su Dimarco. Come se non bastasse poco dopo i nerazzurri calano anche il tris con Calhanoglu, ma Orsato annulla per un fuorigioco. Il bombardamento verso la porta del povero Sportiello prosegue con un calcio piazzato di Dimarco che il portiere devia a fatica oltre la traversa. Nerazzurri di casa scatenati e ancora vicini al tris con D’Ambrosio in mischia su calcio d’angolo. Dopo venti minuti in balia dell’Inter finalmente si fa vedere l’Atalanta con un sinistro in diagonale di Hojlund respinto da Onana. Poco dopo la mezzora di nuovo Inter vicina al gol con un destro su punizione di Calhanoglu di un soffio a lato. Al 36′ l’Atalanta prova a riaprire la partita a sorpresa trovando il gol del 2-1 con Pasalic in mischia su azione di calcio d’angolo. Rete convalidata dopo un check con il Var per un contatto sospetto tra lo stesso Pasalic e D’Ambrosio.

La Dea prova

In avvio di ripresa la Dea prova a stringere l’Inter nella sua metà campo, ma rischia in contropiede di farsi punire da Lautaro Martinez pericoloso con una girata al volo di destro deviata in angolo. Inter vicina al terzo gol ancora al termine di una bella azione manovrata al limite, con Lautaro che in spaccata non arriva su un assist di Lukaku. Ci prova poi Calhanoglu con un bolide dai 30 metri respinto in angolo da Sportiello. Dopo un’ora di gioco Gasperini si gioca la carta Lookman al posto di Pasalic, dentro poco dopo anche Muriel per Ederson con Koopmeiners che si abbassa a centrocampo. Nell’Inter Inzaghi replica con Gosens al posto di Dimarco nell’ormai solita staffetta sulla fascia sinistra. Dopo un’altra azione pericolosa di Barella, nel momento di massimo sforzo offensivo dell’Atalanta è ancora l’Inter a trovare il gol del 3-1 in contropiede con Lautaro Martinez su assist di Brozovic. Messo al sicuro il risultato, nel finale Inzaghi fa rifiatare Barella, Bastoni e Lukaku inserendo Asllani, de Vrij e Dzeko. Al 90′ un gol capolavoro di Muriel rende solo meno amara la sconfitta per l’Atalanta. San Siro si illumina delle luci dei telefonini per una coreografia suggestiva a celebrare l’ennesima grande prova della squadra di casa con l’obiettivo centrato della qualificazione matematica alla prossima Champions League. A prescindere da come andrà la finale di Istanbul con il City.

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