Il calciatore brasiliano si è detto "commosso". Arrestate a Madrid 4 persone che avevano appeso a un ponte un manichino con la maglia dell'attaccante del Real
Il Cristo Redentore, la statua monumentale che campeggia sulla collina del Corcovado simbolo di Rio de Janeiro, si è oscurato lunedì notte per un’ora in solidarietà con il calciatore del Real Madrid Vinícius Junior, vittima ancora una volta di insulti razzisti in Spagna. Le luci che illuminano la statua di 709 metri del celebre Cristo a braccia aperte sono state spente alle 18.00 ora locale e hanno lasciato il monumento al buio fino alle 19.00 ora locale. “Il Santuario arcidiocesano Cristo Redentor ripudia gli attacchi razzisti subiti dal calciatore brasiliano Vinícius Júnior domenica 21 maggio, durante la partita tra Real Madrid e Valencia”, ha riferito in un comunicato l’Arcidiocesi di Rio de Janeiro come riportato dalla stampa spagnola.
Dal canto suo, Vinicius si è detto commosso per l’atto di sostegno in un messaggio che ha postato sui suoi social network. “Nero e imponente. Il Cristo Redentore era proprio così. Un atto di solidarietà che mi commuove. Ma voglio, soprattutto, ispirare e portare più luce alla nostra lotta”, ha scritto il calciatore brasiliano. “Apprezzo molto tutta la catena di affetto e supporto che ho ricevuto negli ultimi mesi. Sia in Brasile che nel mondo. So esattamente chi è chi. Contate su di me perché i bravi sono la maggioranza e io non mollo. Ho uno scopo nella vita e se devo soffrire sempre di più affinché le generazioni future non attraversino situazioni simili, sono pronto e preparato”, ha aggiunto nel suo post su Instagram e Twitter con una foto suggestiva del Cristo Redentore oscurato con la luna alle spalle.
4 arresti a Madrid per manichino impiccato con maglia Vinicius
La polizia nazionale spagnola ha arrestato quattro persone a Madrid con l’accusa di crimine d’odio per aver appeso a un ponte un manichino impiccato con la maglia del giocatore Vinicius Jr. Tre degli arrestati sono membri attivi di un gruppo ultrà dell’Atlético Madrid. Il manichino era apparso accanto a uno striscione appeso a un ponte nei pressi della Ciudad Deportiva de Valdebebas, il centro sportivo del Real Madrid, poche ore prima che si giocasse il derby tra le due squadre della capitale, l’Atletico e i Blancos.
Le indagini sono iniziate il 26 gennaio dopo che un manichino gonfiabile con la maglia del giocatore del Real Madrid è stato trovato appeso a un ponte. Inoltre, nello stesso luogo è stato esposto uno striscione di 16 metri con la scritta ‘Madrid odia il Real’. Le indagini condotte dagli investigatori hanno portato all’identificazione di quattro uomini come presunti autori dei fatti. Gli agenti hanno verificato che tre di loro appartenevano al gruppo ultras Frente Atlético e che, in precedenza, erano stati identificati durante partite classificate ad alto rischio nell’ambito dei dispositivi di prevenzione della violenza nello sport.Una volta identificati i quattro, è stata condotta un’operazione che ha portato al loro arresto questa mattina, in coordinamento con il 38° Tribunale di istruzione di Madrid e la sezione di Cyber-odio della procura provinciale.
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