I nerazzurri finiscono terzi nel proprio girone: giocheranno comunque in Europa League
Da 0-3 a 2-3, con più di un rimpianto per una partita buttata via nella prima ora di gioco seguita da una reazione veemente che, con un po’ di fortuna, avrebbe potuto regalare almeno un finale incandescente. L’Atalanta manca l’ingresso agli ottavi di Champions League e ‘scende’ in Europa League, dove dovrà disputare i sedicesimi; il Villarreal più cinico e freddo nei momenti clou del match espugna il Gewiss Stadium e fa festa, nonostante il brivido per i venti minuti finali in apnea. Gasperini è stato tradito da un primo tempo troppo contratto dei suoi ragazzi, che si sono liberati solo quando la partita ormai è scivolata via. I tre legni colpiti durante il match – su tutti quello di Muriel – non tolgono meriti agli spagnoli, capaci di mettere sotto la Dea sul piano dell’organizzazione e di approfittare, grazie a un Danjuma scatenato, degli errori dell’avversario.
Gasperini conferma la formazione che aveva scelto il giorno precedente, con le principali sorprese sulla tre quarti, dove Pessina agisce con Ilicic alle spalle di Zapata. Panchina per Malinovskyi e Pasalic, così come per Muriel. Sulla destra tocca ad Hateboer visto che Zappacosta non è al meglio. Il piano tattico della partita cambia subito, dopo tre minuti, perché Danjuma gela il Gewiss Stadium (in perfette condizioni a neanche 24 ore dalla nevicata di mercoledì). L’indecisione di de Roon e Demiral mette in moto il veloce attaccante olandese, che solo davanti a Musso non trema. La Dea non si scompone, anzi la reazione è veemente. Prima un tiro cross di Hateboer, poi un colpo di testa alto di Toloi, infine una conclusione a giro di Freuler respinta da Rulli. Gli orobici sono in partita ma non danno l’impressione di poter far male fino in fondo, un po’ per qualche imprecisione di troppo a livello tecnico un po’ per lo scarso supporto a Zapata, spesso solo in mezzo alla gabbia gialla. Con il passare dei minuti poi gli ospiti trovano le contromisure grazie alle geometria e all’esperienza di Parejo e all’intensità e alla corsa di Capoue. L’Atalanta ha ancora una palla gol con Demiral – colpo di testa respinto da Rulli – ma la spinta dei primi minuti si è esaurita e il ‘Sottomarino giallo’, sornione, quando scende dalle parti di Musso fa male. E infatti al 42′ lo scambio nello stretto tra Gomez e Capoue fa a fette la retroguardia nerazzurra e vale il 2-0.
Gasperini nell’intervallo ribalta la sua creatura, con l’ingresso di Djimsiti per Demiral e di Malinovskyi per Pessina. Ma è di nuovo Danjuma a far vivere una notte da incubo al popolo bergamasco trovando il tris su invito di Gerard Moreno dopo aver superato Toloi con una girata. Gasp tenta anche la mossa della disperazione, Muriel per de Roon, e proprio quando la qualificazione è ormai scappata via ritrova la sua squadra. Malinovskyi scheggia la traversa su punizione, poi è Zapata a colpire la base del palo da posizione favorevolissima. Il Villarreal è in difficoltà, non riesce più ad ‘addormentare’ la partita come prima e subisce l’assalto dei padroni di casa. Che al 25′ trovano un gol meritato con una conclusione da fuori di Malinovskyi che diventa imprendibile con la deviazione di tacco di Gomez. Il Gewiss Stadium si riaccende, l’Atalanta torna a spingere e poco dopo un inesauribile Zapata a tu per tu con il portiere riaccende le speranze con uno scavetto. La ‘Dea’ ormai è in fiume in piena, ma la fortuna non è dalla parte dei padroni di casa. Perché Zapata va in cielo su cross di Toloi ma colpisce centralmente, ma soprattutto un minuto dopo una splendida conclusione di Muriel si infrange sul palo, il pallone carambola addosso a Toloi che spedisce fuori a porta vuota. Ultimo lampo di una partita incredibile che lascia più di un rimpianto agli orobici.
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