I bianconeri hanno ancora la possibilità di essere primi nel Gruppo H. Allegri fa turnover

Chiudere bene il girone per poi concentrarsi solo sul campionato. Tra la Juventus e una difficile rimonta verso la zona Champions League c’è l’ostacolo Malmoe, una partita che Massimiliano Allegri vede come un test utile per far giocare chi è stato impiegato meno e come occasione per confermare la crescita sul campo e acquisire ulteriore consapevolezza. I bianconeri, con la qualificazione agli ottavi già in tasca da tempo e un primo posto quasi impossibile da centrare (a meno di un harakiri del Chelsea contro lo Zenit San Pietroburgo), affronteranno i freschi campioni di Svezia all’Allianz Stadium con diverse novità di formazione. Tra i pali ci sarà Perin, in difesa chance per Rugani, in campo anche Rabiot e Alex Sandro. De Sciglio, al rientro da un infortunio, troverà spazio a gara in corso, possibile impiego anche per gli Under23 Miretti e De Winter. Un robusto turnover che non dovrebbe però coinvolgere Dybala (“ha bisogno di giocare”) anche perché Kean non è al meglio (“ha preso un colpo alla caviglia”) e Kulusevski è fuori dalla lista dei convocati. Lo svedese, operato per sinusite, starà fuori una settimana e salterà anche la partita di sabato a Venezia.

“Vincere è importante, perché quando si vincono le partite si è più soddisfatti e si lavora con maggiore serenità – ha sottolineato Allegri nella conferenza stampa della vigilia – L’importante è approcciare bene la gara, per divertirsi, giocarla e vincere. In campionato siamo in ritardo e le quattro davanti viaggiano fortissimo. Noi dobbiamo continuare a vincere, passo dopo passo, poi vedremo”. Con il 4-2-3-1 la Juve sembra aver trovato qualche nuova certezza sul piano degli equilibri in campo. “Siamo un po’ più ordinati – ha sottolineato Max – Ma non è detto che useremo tutta la stagione il sistema di gioco delle ultime partite: per esempio domani abbiamo pochi esterni di ruolo a disposizione”. Il tecnico toscano ha poi mostrato una certa tranquillità in vista del sorteggio degli ottavi di lunedì, che potrebbe riservare un avversario tosto alla Vecchia Signora. “I discorsi sono ancora aperti, poi ci vuole anche fortuna – ha evidenziato – Magari arrivi primo e peschi il Psg…Noi dobbiamo creare i presupposti per fare meglio che negli ultimi due anni in Champions. Bisogna arrivarci in condizione, a marzo inizia un altro torneo, vedremo chi ci toccherà”. Servirà però soprattutto un’altra Juve rispetto a quella vista finora in questa stagione.

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