Martedì sera allo Stadium la sfida contro lo Zenit di San Pietroburgo

La Juventus di Massimiliano Allegri cerca in Europa il riscatto da un campionato che non rispecchia il blasone dei bianconeri, dopo due sconfitte consecutive in serie A. Una situazione inusuale per la Juve, che riparte da un ritiro ‘punitivo’ dopo le dure parole del tecnico, che al termine della partita di Verona, persa per 2-1 al Bentegodi, aveva parlato senza mezze misure di “vergogna”.

“Siamo arrabbiati e dispiaciuti, in 5 giorni abbiamo buttato via quello che avevamo costruito prima, in un mese e mezzo”, si è sfogato il tecnico nella conferenza stampa della vigilia. Sottolineando che “su 15 gol presi finora, 11 sono arrivati contro squadre che stanno tra il decimo e il ventesimo posto. Dobbiamo riflettere e lavorare per migliorare”. Sotto accusa, in questo momento, soprattutto la difesa, ma Allegri ha sottolineato che “non c’è la garanzia che cambiando modulo, a 3 o a 4, prenderemmo meno gol. Non è una questione di mettersi a 3 o a 4 o a 7, ma di difendere con più attenzione, alzare di più le antenne, perché finora abbiamo pagato tanto. Dobbiamo lavorare e stare in silenzio, nel calcio chi vince ha ragione e chi perde ha torto. Ora dobbiamo avere tutti senso di responsabilità. Dobbiamo mettere un mattoncino alla volta per cominciare a ricostruire”.

Il rammarico più grande del tecnico bianconero è proprio che “fino a cinque giorni fa sembrava fossimo usciti dai problemi, poi sono bastate due partite per tornare indietro. Io e i ragazzi dobbiamo renderci conto che abbiamo una responsabilità importante, perché siamo la Juventus. Ci manca qualcosa a livello di equilibrio”.

Ora il match casalingo contro lo Zenit San Pietroburgo è l’occasione per rialzare subito la testa e provare a lasciarsi alle spalle, almeno per qualche ora, le delusioni del campionato. È la quarta giornata del Gruppo H, al momento dominato dai bianconeri con tre vittorie, a quota 9, seguiti dal Chelsea (6), dallo stesso Zenit (3) e dal Malmoe fermo a quota 0.

Allegri ha a disposizione la rosa quasi al completo: “Sono fuori Kean, Ramsey e De Sciglio, tutti gli altri sono a disposizione e decido domani mattina. Morata gioca sicuramente, e se fa gol, come spero, si sbloccherà, perché anche la condizione psicologica è importante. Chiesa sabato non era a disposizione, domani è a disposizione, magari giocherà dall’inizio”. “Domani – ha spiegato il tecnico – è il nostro primo obiettivo della stagione. Dobbiamo centrare il passaggio del turno, cosa che ci permetterebbe di concentrarci di più sul campionato”. Ma per tornare anche in serie A la squadra schiacciasassi al quale il primo Allegri aveva abituato i tifosi juventini, la strada è lunga.

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