Bianconeri in formazione largamente rimaneggiata al Maradona. Tra gli azzurri torna Osimhen dopo la squalifica

Napoli-Juventus non è mai una partita come tutte le altre, soprattutto quando si gioca in casa degli Azzurri. E sabato lo sarà ancora di più, visto che per la prima volta dalla pandemia i tifosi torneranno al Maradona per quella che è per loro da sempre la sfida più sentita. La due squadre ci arrivano in condizioni e reduci da momenti diversi: i ragazzi di Spalletti sono primi a punteggio pieno, mentre la squadra di Allegri è già a -5 dalla vetta. Il Napoli riavrà Osimhen in attacco, graziato dalla squalifica, con Insigne regolarmente a disposizione dopo il forfait in nazionale per motivi personale. Nella Juve, invece, mancheranno Chiesa, Dybala e gli altri sudamericani (Cuadrado, Danilo e Alex Sandro) reduci dalla trasferta transoceanica per rispondere alle chiamate delle nazionali.

E’ inevitabile, quindi, che sotto il Vesuvio si sente profumo di vittoria e di grande impresa. Un’attesa e un clima che però Spalletti prova a rendere meno eccitato, invitando a mantenere la calma per evitare il rischio di un brutto risveglio. Cosa che al Napoli è accaduto più di una volta. “Chi ha sognato il pallone fin da bambino sognava queste grandi sfide, il gusto delle rivalità. E’ la situazione ottimale in cui vogliamo essere”, ha detto Spalletti. Sulla possibilità di essere a +8 sulla Juve domani sera, ha replicato: “Non mi presto a questo giochino, che può creare solo svantaggi psicologici. Così si aiuta l’avversario, perchè non è vero che loro non hanno giocatori. Mi garba poco”, ha aggiunto. “Se vogliamo diventare grandi dobbiamo avere lo spessore, la testa e il modo di ragionare dei grandi”, ha sottolineato. Nel fare il punto sulla squadra, Spalletti ha detto. “I ragazzi stanno benissimo, a parte chi ha fatto le gare internazionali che è affaticato”. Non ci sarà Mertens, mentre Insigne potrebbe giocare il suo ultimo Napoli-Juve proprio nel giorno delle 400 gare in azzurro. Spalletti ha annunciato anche la presenza da titolare del neo acquisto Anguissa. “E’ pronto”, ha detto il tecnico toscano.

Sarà invece una Juve decimata quella che si presenterà al Maradona, ma chiamata a fare risultato a tutti i costi per non perdere troppo terreno dalle prime. “Sarà una bella partita, contro una squadra con ottimi valori tecnici. Ho scelto di lasciare i sudamericani a casa perchè è inutile rischiarli”, ha dichiarato il tecnico la cui testa è rivoltà anche all’esordio in Champions League contro il Malmoe. “Questo non deve creare alibi, perchè chi scenderà in campo sarà in grado di fare un’ottima partita e proveremo a fare risultato”, ha aggiunto. “Sarà una partita bella e stimolante, poi nei momenti di difficoltà bisogna tirare fuori quel qualcosa in più per uscire da questo momento e tornare a fare punti”, ha aggiunto. Il tecnico, protagonista già di una grande rimonta con i bianconeri, sul ritardo in campionato ha detto: “Con calma arriviamo, non c’è fretta. Il campionato lo rimettiamo in piedi un pezzetto alla volta, ci sono tante partite”. Per quanto riguarda la formazione, Allegri ha annunciato la presenza di McKennie a centrocampo con De Sciglio e Pellegrini “pronti” per giocare sulle fasce. In avanti il tridente dovrebbe essere composto da Kulusevski, Morata e Bernardeschi con Kean inizialmente in panchina. “L’ho ritrovato bene, è un ragazzo giovane che nel Psg ha fatto diversi gol. Lo abbiamo voluto e sarebbe arrivato a prescindere dalla partenza di Ronaldo”, ha dichiarato Allegri.

Un tema che ha accomunato le due conferenze è stato quello delle trasferte transoceaniche effettuate dai giocatori sudamericani e africani per giocare le partite di qualificazione ai Mondiali. In Spagna si è deciso di rinviare alcune gare, in Italia no. “Questo è il calendario e bisogna accettarlo, ci sono organi competenti che decidono se far giocare o rimandare le partite. Se tutti diciamo la nostra viene fuori un casino”, ha detto un fatalista Allegri. “E’ chiaro che con queste partite delle nazionali, i voli transoceanici, qualche problema per le società viene fuori. Questa cosa va messa apposto, perchè sarà una giornata in cui alcune squadre saranno penalizzate. Credo che bisogna trovare soluzioni diverse per questo problema. E’ come andare a teatro senza i migliori attori”, ha concluso Spalletti. E allora sipario…. il Maradona è pronto.

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