La serie A perde in un solo colpo Cristiano Ronaldo, Romelu Lukaku e Gigio Donnarumma

Juve bocciata, Milan e Inter promosse con riserva. Nell’estate in cui la Serie A perde in un colpo solo Cristiano Ronaldo, Romelu Lukaku e Gigio Donnarumma, non è semplice tracciare un bilancio di una sessione estiva di calciomercato decisamente in tono minore. L’impatto della pandemia di Covid-19 è stata devastante per i top club italiani, costretti a fare i conti con perdite ingenti a causa dei mancati introiti dalla vendita di biglietti vista la chiusura degli stadi. Inevitabile così dover rinunciare ad alcuni pezzi pregiati, per tentare di tamponare l’emorragia.

Il mercato dell’Inter

Le cessioni più clamorose sono ovviamente quelle dell’Inter, con Lukaku passato al Chelsea e Achraf Hakimi ceduto al Psg. In totale il club nerazzurro ha incassato quasi 200 milioni, non tutti però l’ad Beppe Marotta ha potuto reinvestirli sul mercato. “Bisogna dare spazio alla creatività, alla competenza delle singole aree tecniche per cercare di sopperire alla mancanza di investimenti che rappresentavano un aspetto ordinario precedente a questa pandemia”, ha spiegato il dirigente nerazzurro. E così è stato, perché alla corte del nuovo allenatore Simone Inzaghi sono arrivati Hakan Calhanoglu a parametro zero dal Milan, Edin Dzeko dalla Roma, Denzel Dumfries dal PSV e in chiusura Angel Correa dalla Lazio. Quattro rinforzi, quattro titolari che rendono la rosa nerazzurra più ampia e con alternative un po’ in tutti i ruoli. Il vero colpo, però, l’Inter lo ha piazzato nell’ultimo giorno con il rinnovo di Lautaro Martinez.

La Juventus del dopo Cr7

Un monte stipendi alleggerito di circa 60 milioni, ma una minusvalenza di 14 e soprattutto una trentina di gol in meno. La cessione di Cristiano Ronaldo ha chiaramente indebolito la Juventus, passata nel giro di un paio di settimane da favorita numero 1 dello Scudetto a squadra che dovrà lottare probabilmente per un posto in Champions League. Difficile possa bastare il ritorno di Massimiliano Allegri ad una squadra in fase di rifondazione, con un organico giovane e inesperto in alcuni ruoli chiave e con elementi chiaramente fuori dal progetto e che invece per il momento sono rimasti alla Continassa. Tre gli acquisti più importati dei bianconeri: il giovane attaccnate brasiliano Kaio Jorge proveniente dal Santos, Manuel Locatelli dal Sassuolo dopo una trattativa estenuante e alla fine Moise Kean dall’Everton. Nelle ultime ore il nuovo uomo mercato Federico Cherubini ha provato a riportare a Torino Miralem Pjanic, ma è mancato l’accordo con il Barcellona per la ripartizione dell’oneroso stipendio con il bosniaco. Nonostante la permanenza quasi certa di Mbappé, poi, non si è riusciti ad arrivare a Mauro Icardi. L’argentino sarebbe stato il bomber che in parte avrebbe potuto non far rimpiangere la partenza di CR7. E invece se ne riparlerà forse a gennaio, quando nel frattempo i tifosi sperano possa almeno essere rinnovato il contratto di Paulo Dybala. E si, perché nel frattempo c’è anche la Joya con il contratto in scadenza nel 2022.

Milan scatenato sul mercato

Tra le big la squadra che forse si è mossa meglio è stata il Milan, anche se perdere a parametro zero sia Donnarumma che Calhanoglu è stato un colpo non da poco per le casse del club. Paolo Maldini e Ricky Massara si sono però mossi bene, nel rispetto delle linee guide ricevute dalla proprietà Elliott: no a stipendi altissimi e niente aste. Così il club rossonero ha chiuso ben undici operazioni in entrata, senza considerare il rinnovo di Zlatan Ibrahimovic. La ciliegina sulla torta è certamente l’arrivo di Olivier Giroud dal Chelsea, puntello importante in attacco per esperienza e qualità. In porta è arrivato Maignan dal Lille, giocatore di sicuro affidamento. Sono stati riscattati Tomori dal Chelsea e Tonali dal Brescia, è stato confermato Brahim Diaz dal Real Madrid, è arrivato poi Florenzi dalla Roma, Pellegri dal Monaco. Poi nelle ultime ore, i rossoneri hanno calato un altro tris: Bakayoko dal Chelsea, Adli dal Bordeaux che arriverà però l’anno prossimo e infine Junior Messias dal Crotone. Proprio la storia del trequartista brasiliano è certamente la più suggestiva, arrivato in un grande club alla soglia dei 30 anni dopo una carriera spesa nelle categoria minori. In generale la rosa del Milan è certamente più lunga rispetto all’anno scorso, anche se è mancato forse un vero sostituto di Calhanoglu.

Il mercato di Atalanta, Napoli e delle due romane

Alle spalle delle tre big, le due romane, l’Atalanta e il Napoli si candidano come serie candidate ad inserirsi nella lotta Scudetto. La Roma può contraesse valore aggiunto di Jose Mourinho, che ha portato in città grande entusiasmo. I Friedkin hanno poi trattenuto i due gioielli Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo, pertanto poi in Italia Tammy Abraham dal Chelsea. Anche Rui Patricio e Shomurodov sono rinforzi da non sottovalutare. Sull’altra sponda del Tevere, la Lazio ha puntato sulla voglia di rivincita di Maurizio Sarri e sulla sua capacità di far giocare in modo spettacolare la squadra. Le prime due giornate sembrano già far intravedere una perfetta sintonia tra il tecnico toscano e il gruppo. Lotito è riuscito ancora a trattenere i gioielli Milinkovic-Savic e Luis Alberto, mentre ha perso Correa passato all’Inter. L’argentino è stato sostituito bene, però, perché sono arrivati due giocatori di qualità come Felipe Anderson dal West Ham, Pedro dalla Roma e Zaccagni dal Verona. Un colpo in extremis lo ha piazzato anche il Napoli con il centrocampista Anguissa dal Fulham, mentre da svincolato è arrivato Juan Jesus. Luciano Spalletti può ritenersi soddisfatto per la conferma di big come Koulibaly e Fabian Ruiz. Resta il nodo del rinnovo del capitano Insigne, in scadenza l’anno prossimo. Ottimo il mercato dell’Atalanta, che ha perso Romero e Gollini passati al Tottenham ma ha preso Musso dall’ Udinese, Pezzella dal Parma, Lovato dal Verona, Demiral dalla Juventus, Zappacosta dal Chelsea e infine Koopmeiners dall’ AZ. Un bel mix di giocatori giovani ma allo stesso tempo pronti a giocarsi un posto da titolare alla corte di Gasperini.

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