In attesa del chiarimento delle competenze giuridiche sulla vicenda i tre club "ribelli" giocheranno la Champions League

Il primo round del braccio di ferro tra Juventus, Real Madrid e Barcellona – i tre club ancora dentro il progetto Superlega – e l’Uefa sorride alle società ribelli. La Commissione d’Appello Indipendente dell’Uefa infatti ha deciso di “sospendere temporaneamente i procedimenti disciplinari che erano stati aperti” nei confronti delle tre squadre per una potenziale violazione del quadro giuridico della Uefa. L’organo presieduto da Aleksander Ceferin, fermo oppositore della competizione, aveva aperto un’inchiesta il 25 maggio scorso – a causa del mancato dietrofront dei tre club – minacciandone l’esclusione dalla prossima edizione della Champions League. Il verdetto era atteso prima dell’inizio dell’Europeo e sembra al momento scongiurare questa ipotesi, soprattutto considerando i tempi strettissimi: il sorteggio della Europa Conference League, previsto il 2 agosto, è dietro l’angolo.

La sospensiva dell’Uefa arriva in seguito alla notifica formale fatta pervenire a Nyon nei giorni scorsi dalle autorità svizzere secondo cui Uefa e Fifa non avrebbero potuto comminare sanzioni a Juve, Real Madrid e Barcellona nell’attesa di chiarire le competenze giuridiche sulla vicenda. La Uefa “è consapevole della motivazione alla base della momentanea sospensione dei procedimenti disciplinari, ma resta fiduciosa e continuerà a difendere la sua posizione in tutte le giurisdizioni pertinenti” e comunque confida “di riprendere il procedimento disciplinare il più presto possibile. Nyon ritiene di aver agito nel giusto, nel rispetto delle “leggi dell’UE, della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e delle leggi svizzere” nell’aver “aperto un’indagine indipendente”. I tre club si appellano alla sentenza del tribunale di Madrid e al contenzioso portato davanti alla Corte di giustizia europea. Anche se questa tregua potrebbe tornare utile per provare a riavvicinare le parti in causa. Evitando una lunghissima coda in tribunale senza esclusione di colpi.

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