Allegri torna alla Juve dopo due anni. Pirlo verso l’esonero

L'allenatore toscano è il nuovo tecnico bianconero

(LaPresse) – Un ritorno al passato con lo sguardo rivolto verso il futuro. Il processo di rifondazione in casa Juve assume i contorni di una restaurazione. E’ Massimiliano Allegri, l’uomo degli undici titoli in cinque anni, il successore di Andrea Pirlo sulla panchina bianconera. Al ‘Maestro’ dunque non è bastata la conquista della Coppa Italia – in aggiunta alla Supercoppa – e il quarto posto acciuffato in extremis per meritarsi la riconferma. Dopo un biennio contraddistinto dalla svolta giochista (non riuscita) con Sarri e dall’azzardo Pirlo – all’esordio assoluto nelle vesti di allenatore – che non ha pagato, la Vecchia Signora si affida all’usato sicuro. Un punto di (ri)partenza che non può non tenere conto del forte legame – rimasto intatto nonostante il divorzio dell’estate del 2019 – tra Andrea Agnelli e l’allenatore livornese, che ha trovato l’accordo con la sua ex squadra allontanando le sirene provenienti dalla Spagna, sponda Real Madrid, e da Milano, con l’Inter alle prese con la ricerca dell’erede di Antonio Conte: sfumata la pista Allegri, i nerazzurri hanno virato su Simone Inzaghi.

Marco Tardelli su Allegri: “E’ un grandissimo allenatore”

Il pensiero corre a due anni fa e un addio tormentato, ma rispetto ad allora Allegri non troverà più dietro il cancello della Continassa Fabio Paratici, il principale sponsor – insieme a Pavel Nedved – per il cambio di rotta di due stagioni fa. Max inoltre riabbraccia una Juve profondamente rivoluzionata nell’organico rispetto a quella che aveva lasciato. Esattamente ciò che aveva richiesto per poter allungare il suo ciclo – poi interrotto – in bianconero. “E’ un grandissimo allenatore, era l’unica soluzione. Lui va benissimo, è fantastico conosce i tifosi e la società – racconta a LaPresse Marco Tardelli – Pirlo dicevano che era il futuro ed invece non è stato così. Questa soluzione denuncia l’errore fatto anni addietro”. “Mi dispiace per Pirlo, in fondo ha vinto due coppe (Supercoppa Italiana e Coppa Italia, ndr) ed è andato in Champions League – è il pensiero invece di un’altra leggenda della Vecchia Signora, Dino Zoff – Non voglio togliere niente a nessuno ma in fondo il suo l’aveva fatto”.

Per il maestro di Allegri, Giovanni Galeone, “avrebbe potuto dire di no a Paratici e a Nedved, però alla famiglia no perché ha dato molto a Max. Credo che l’intervento di Elkann sia stato decisivo per il suo ritorno – ha raccontato a Sky Sport – La rosa? Allegri non ha mai fatto nomi come fa Conte, non dice voglio questo o quello. Valuta la squadra, interverrà per quello che riguarda la zona difensiva. Ronaldo? Di lui potrebbe anche farne a meno”.

CR7 sempre più lontano

Il ritorno dell’ex allenatore del Milan allontana probabilmente ancor più da Torino CR7, che a livello individuale ha disputato la sua ‘peggior’ stagione in bianconero proprio sotto la guida di Allegri. Viceversa, le quotazioni di una possibile permanenza di Paulo Dybala, la cui trattativa per il rinnovo di contratto in scadenza nel 2022 si è arenata, sono in rialzo. Perché la Joya è sempre stata un tassello fondamentale nello scacchiere di Max. Chiamato ora a una nuova sfida: riportare la Juventus in alto in Italia e in Europa dopo una annata travagliata.