Secondo vari rumors anche Chelsea, Arsenal Barcellona e Atletico Madrid potrebbero fare marcia indietro
Il progetto della Super League potrebbe crollare a poche ore dalla sua nascita. Forse spaventati dalla bufera mediatica, dalle minacce di Uefa e Fifa e di tanti governi nazionali, molti club ci starebbero già ripensando. Il Manchester City ha annunciato martedì sera di aver rinunciato al progetto, confermando di aver formalmente avviato le procedure per il ritiro dal gruppo.
“Sono felice che il Manchester City sia tornato nella famiglia del calcio europeo”. Così in una nota il presidente Uefa, Aleksander Ceferin, dopo il comunicato del club inglese dove si manifesta la volontà di non aderire più alla Superlega. “Hanno mostrato grande intelligenza nell’ascoltare varie voci, su tutte quella dei loro tifosi che hanno evidenziato i vitali vantaggi del sistema attuale del calcio europeo”, aggiunge. “Come ho detto al congresso Uefa serve coraggio per ammettere i propri errori e non avevo dubbi che il City avesse il buonsenso di prendere questa decisione. Sono felice di poter lavorare con loro per un futuro migliore del calcio europeo”.
Le prime voci erano arrivate proprio dall’Inghilterra dove i tifosi del Chelsea sono già scesi in piazza a protestare. Anche il club londinese sarebbe pronto a dire addio al nuovo organismo calcistico, come anche un’altra squadra di Premier League, come l’Arsenal. Dalla Spagna arrivano voci invece che riguardano Barcellona e Atletico Madrid. La decisione finale per il club catalano in particolare sarebbe in mano ai soci.
E tutti questi ripensamenti potrebbero far cadere in poche ore il castello di carta. Secondo alcuni media spagnoli Florentino Perez avrebbe indetto una riunione straordinaria in video-call per questa sera con tutti e 12 i club fondatori – tra cui le italiane Juventus, Inter e Milan – in cui si potrebbe decidere di bloccare sul nascere il progetto.
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