A San Siro la semifinale
La Juve torna a San Siro, là dove tutto è… iniziato, o meglio ripartito. Dalla lezione rifilata dall’Inter lo scorso 17 gennaio, unico ko incassato nelle 9 partite giocate a gennaio, la Signora ha tratto motivazioni e energie per rimettersi in moto: il trionfo in Supercoppa con il Napoli, i successi con Bologna e Sampdoria che hanno permesso di restare in piena corsa scudetto, il poker alla Spal che ha fruttato il per la semifinale di Coppa Italia. Nel complesso, dieci reti fatte, zero subite. E proprio nel primo round di Coppa Pirlo si ritrova davanti i nerazzurri: la ghiotta occasione per vendicarsi della sconfitta in campionato. Sconfitta che ci “ha insegnato tanto”, ha spiegato il tecnico bianconero a JTv. “Ci ha insegnato che, quando non siamo sul pezzo, non siamo noi stessi, non siamo la Juve. Da lì siamo ripartiti facendo grandi prestazioni. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare dopo tre giorni il Napoli, che ci ha subito fatto rialzare l’attenzione. Abbiamo fatto delle ottime partite. Però – ha avvertito – non dobbiamo adagiarci. Siamo solo all’inizio del ritorno e abbiamo ancora tante partite da giocare”.
Contro l’Inter Pirlo attende conferme e vuole vedere “una squadra consapevole della propria forza. Si gioca su 180 minuti, quindi dovremo essere bravi a gestirla”. Dal punto di vista tattico, Pirlo si attende “la solita gara che fa l’Inter. Una squadra che cerca di mettere in campo le proprie idee. Conosciamo bene l’allenatore, ci siamo preparati in questi giorni a quello che potrà accedere domani in campo. E’ una squadra molto brava a chiudersi e ripartire, che ha giocatori molto veloci, bravi nel tenere il campo e negli inserimenti. Dovremo fare una partita attenta”. Ma domani sera a San Siro il tecnico può contare sulle certezze di un gruppo “che ha ancora tanta voglia di vincere. E questa è una cosa fondamentale per una squadra ambiziosa come la nostra”. Così come sarà fondamentale, anche se a Conte mancherà Lukaku, confermare la solidità ritrovata in difesa. “Cosa funziona meglio adesso? La compattezza. Abbiamo lavorato su dei principi difensivi, abbiamo avuto la fortuna che è rientrato Chiellini”, ha sottolineato Pirlo. “Poi, nonostante sia poco menzionato in questo periodo, c’è Bonucci che sta facendo delle grandi partite. Sta migliorando soprattutto sul piano dell’aggressività e questo – ha proseguito – ci dà grande forza per il proseguo della stagione”.
Quanto all’undici di partenza, l’allenatore ha spiegato che rispetto alla sfida con la Sampdoria “qualcosa cambieremo. Ci sarà il rientro di Buffon in porta. L’unica defezione sarà quella di Ramsey che ha avuto un lieve risentimento ieri in allenamento, ma contiamo di recuperarlo per sabato” con la Roma. In mezzo dovrebbe essere confermato Arthur, per il quale il tecnico ha speso parole di elogio: “È una mezzala di costruzione, è molto bravo nel gestire la palla e da i tempi alla squadra ed è sempre in movimento per cercare di essere di aiuto quando gli altri non sono in possesso, quindi ci dà grosse geometrie”. Inamovibile Ronaldo in attacco, il partner sarà uno tra Kulusevski e Morata. Lo spagnolo “è un centravanti moderno, ci sta dando tanto. Non è un attaccante statico, gli piace svariare su tutto il fronte, attacca bene la profondità, sa giocare bene con i compagni. Era proprio quello che cercavamo”, ha concluso Pirlo.
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