La partita finisce 1-2, la Lazio paga le energie spese in Champions
La Lazio inciampa rovinosamente all’Olimpico contro il Verona, paga le energie spese in Champions ed esce battuta per 2-1 perdendo altro terreno per cercare di agguantare un posto in Europa. Una frenata brusca per gli uomini di Inzaghi che erano chiamati a dare continuità di risultati anche in campionato per cercare di recuperare i punti persi in questo avvio di torneo. Gli scaligeri guidati da Juric hanno confermato le proprie qualità in trasferta approfittando della scarsa vena degli attaccanti biancocelesti (a partire da Milinkovic e Immobile, rimasto a secco dopo nove centri consecutivi) e delle disattenzioni in fase difensiva della squadra di Inzaghi portando a casa tre punti pesanti che servono a rilanciare le proprie ambizioni e cercare di dare la caccia ad un posto in Europa League. Con questo successo infatti gli scaligeri salgono provvisoriamente al sesto posto a 19 punti scavalcando proprio la Lazio che scivola in ottava posizione. La squadra di Juric ha giocato con estrema attenzione e intelligenza tattica, sfruttando al meglio la posizione del camerunense con cittadinanza francese Tameze schierato per la prima volta punta centrale e autore della rete decisiva. Il Verona andato in vantaggio grazie ad una autorete di Lazzari al 44′ si è fatto raggiungere da Caicedo al 56′ ma senza cambiare assetto tattico ha trovato con merito la rete del successo.
Nella Lazio si è sentita l’assenza di Luis Alberto. Sono infatti mancate le geometrie per cercare di pungere e Immobile in giornata no non è riuscito mai ad incidere.
Inzaghi sceglie Caicedo come partner offensivo di Immobile, a centrocampo opportunità per Akpa Akpro mentre Parolo arretra in difesa. Era dal 2012 che la Lazio non schierava un undici iniziale con un’età media così alta, superiore ai 31 anni in Serie A. In casa Verona Juric si affida a Salcedo con Temeze che gioca da prima punta, sulla sinistra Dimarco preferito a Lazovic. Per la seconda volta in questo campionato, la squadra scaligera schiera sette giocatori italiani su 11 titolari. Molto alto il pressing del Verona che cerca subito di recuperare palla per non dare ai giocatori biancocelesti la possibilità di pensare e giocare, ma la Lazio prende le misure e inizia ad affondare il colpo. Milinkovic al 12′ arriva quasi al limite dell’area di rigore ma al momento decisivo non calcia sbagliando completamente il passaggio per Caicedo. Al 15′ Immobile ha avuto la palla del vantaggio: la Scarpa d’Oro approfitta di un brutto errore di Barak al centro dell’area di rigore per rubargli palla e arrivare subito a a conclusione ma il tiro termina di poco a lato. Tante le palle perse da entrambe le squadre che si studiano molto e si sfidano soprattutto a centrocampo. Acerbi, perno della retroguardia biancoceleste, ha un problema all’adduttore destro e Inzaghi al 27′ decide di sostituirlo per evitare guai muscolari ulteriori. Il difensore della Nazionale avrebbe voluto provarci ma per precauzione esce dal campo per fare posto a Hoedt. La partita non decolla, vittima di eccessivo tatticismo e di ritmi blandi. Immobile sta cercando di muoversi in un raggio diverso per scucire la cerniera scaligera. Al 37 il Verona si sveglia con un’azione corale, ben costruita e finalizzata con un tacco al volo sotto porta di Tameze che non sorprende Reina. L’unico vero sfogo della Lazio è sulla destra per Lazzari ma il Verona, senza un vero centravanti pur non attaccando mai la profondità, è quantomai equilibrato e attento, arginando ogni affondo di una Lazio che appare stanca e poco propositiva. Sono queste le partite che si sbloccano per un episodio e puntuale arriva la svolta al 44′ con gli scaligeri che passano in vantaggio grazie ad una sfortunata deviazione di Lazzari su un tiro di De Marco su cui non può nulla Reina. Un brutto colpo per la Lazio costretta nella ripresa a lasciare spazio al Verona per recuperare concedendo dunque agli scaligeri la possibilità di giocare puntando al contropiede.
Nella Lazio si sente l’assenza di Luis Alberto, mancano i tagli e le profondità, Immobile cerca di non dare punti fermi ma non trova quasi mai le sponde giuste. Il Verona è bravo e quantomai pericolose nelle ripartenze, la squadra di Inzaghi soffre e fatica a pungere. Serve una invenzione di Caicedo al 55′ alla lazio per tornare in partita. L’attaccante ecuadoriano si appoggia al difensore in area e con una girata mancina velenosa batte Silvestri con un tiro angolatissimo. La rete del sudamericano, la sua quinta stagionale, cambia l’inerzia del match. La Lazio trova coraggio e spinta, pressa alta alzando il baricentro, il Verona rischia di disunirsi e di perdere le misure ma non smette di fare pressing. E lo sforzo paga. Tamaze, schierato per la prima volta punta centrale, riporta gli scaligeri in vantaggio sfruttando un errore incomprensibile di Radu. Il difensore romeno sbaglia il retropassaggio per Reina e l’ex Atalanta è lesto ad anticipare il portiere e a superarlo. Il Var poi conferma che su Radu non c’è stato alcun intervento falloso. La Lazio deve ricominciare di nuovo, ma non ha le forze sufficienti per pungere ancora. Immobile appare stanco e spreca un’altra buona occasione sotto porta, Caicedo non riesce ad essere nuovamente decisivo, Inzaghi mette dentro Correa e Pereira. Ma il Verona regge l’urto con Silvestri protagonista nell’assalto finale.
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