Oggi la partenza per Sarajevo in vista dell'ultimo impegno della Nations League. Il ct, ancora positivo, resta a casa
Per la Nazionale non c’è un attimo di tregua. Nemmeno il tempo di godersi il risultato e la brillante prestazione contro la Polonia, che avvicina ulteriormente il traguardo delle Final Four, che gli azzurri sono tornati al lavoro in vista dell’ultimo impegno della Nations League. Mercoledì, nella trasferta in casa della Bosnia, si può blindare il primato del girone, piazzamento che consentirebbe all’Italia di ospitare la fase finale del torneo, tra Milano e Torino.
Intanto, il successo di Reggio Emilia firmato da Jorginho e il rigenerato Berardi ha già regalato la certezza aritmetica di essere teste di serie al sorteggio per le qualificazioni Mondiali del prossimo 7 dicembre. Obiettivi che confermano la bontà del lavoro di Roberto Mancini, vero artefice di questa Italia bella, giovane e vincente, capace di scacciare i fantasmi post-Svezia del 2018 e di riconquistare l’affetto degli italiani: domenica in 7 milioni erano davanti alle tv e la partita si è aggiudicata la sfida dell’audience in prima serata.
Il ct, ancora positivo al Covid, anche ieri è stato costretto a ‘teleguidare’ gli azzurri dalla sua abitazione romana, affidando la guida ‘live‘ dalla panchina al fidatissimo vice Evani. Il Mancio dovrà saltare pure il viaggio a Sarajevo. Assenze che tuttavia non possono oscurare la grande soddisfazione per i progressi della sua creatura, capace di gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo: causa assenze per Covid e infortuni, non si può dire che le difficoltà in questa finestra azzurra non siano mancate. Eppure con la vittoria sulla Polonia è arrivato il 21° risultato utile consecutivo. E così un orgoglioso Mancini, nel tweet post-gara, ha potuto definire, a ragione, “bellissima” la sua Italia. “Una grande prestazione di squadra. Non era facile, ma abbiamo avuto la giusta mentalità”, ha scritto il ct. “Complimenti ai ragazzi, al mister Chicco Evani e a tutto lo staff di una bellissima Nazionale”.
E in tema di complimenti, sono arrivati quelli di due ex ct, Cesare Prandelli e Dino Zoff. Per l’allenatore della Fiorentina “Mancini sta facendo un grandissimo lavoro. Ieri mancavano 20 titolari ma chi c’era ha dimostrato di capire la filosofia di gioco della squadra”, ha spiegato ai microfoni di ‘Radio anch’io Sport’ su Radiouno. “Un grande merito va al ct, ma questo – ha sottolineato – è un lavoro che parte da lontano dal 2010 quando Viscidi ha preso in mano il settore giovanile azzurro. Tutti questi ragazzi sono cresciuti, anche nei club, ma hanno una base di conoscenze e di lavoro importante”. Anche Zoff, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, promuove a pieni voti la Nazionale manciniana: “Non posso che parlarne bene in modo totale, ha fatto risultati straordinari, la squadra si è espressa bene. Possiamo dire la nostra in Europa. Vincere l’Europeo? L’Italia se la gioca, senz’altro”. Il futuro della Nazionale è rosa anche secondo un altro mito, Franco Baresi, capitano di tante battaglie con la maglia azzurra: “Con Mancini ha identità, coraggio, impone gioco. Abbiamo giocatori di qualità, giovani – ha detto a Sky Sport – che possono aprire un ciclo duraturo per Europei e Mondiali, possiamo pensare positivo. La Nazionale esprime un bel calcio e ti emoziona”.
Ieri a Coverciano gli azzurri si sono divisi in due gruppi: chi è sceso in campo a Reggio Emilia si è dedicato a lavoro defaticante, con esercizi atletici di scarico in palestra. Per gli altri, esercitazioni tecnico-tattiche. Stamattina la squadra partirà alla volta di Sarajevo e nel pomeriggio sosterrà l’allenamento di rifinitura allo stadio ‘Grbavica’. Alle 17.30 conferenza stampa di Evani e di un giocatore, alle ore 18 allenamento all’interno dello stadio.
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