Il vice Evani: Difficoltà ci fortificano
Più forte delle difficoltà. E' questo lo slogan che accompagna la Nazionale italiana verso l'impegno con la Polonia, il penultimo in Nations League. A Reggio Emilia, a guidare gli azzurri dalla panchina, sarà ancora Alberigo Evani: l'ex centrocampista, fidato vice di Roberto Mancini ancora in isolamento per la positività al Covid, insieme al ct deve gestire un gruppo incerottato, causa infortuni ed emergenza virus. Ieri hanno salutato la squadra Roberto Gagliardini e Leonardo Bonucci: il centrocampista dell'Inter è rientrato precauzionalmente a Milano per l'esito dubbio emerso nei controlli. Considerato il trasferimento di questa mattina per Reggio Emilia e la successiva trasferta a Sarajevo martedì, Gagliardini è rientrato alla base. Quanto a Bonucci, è stato lo stesso difensore della Juventus a comunicare lo stop a causa di un problema muscolare: la centesima presenza in azzurro è rimandata. “Domani torno a Torino, ho chiesto troppo al mio fisico. Volevo esserci a tutti i costi, ma purtroppo non posso. Ho spinto tanto e stretto i denti negli ultimi 20 giorni. Già nella gara con la Lazio nell'ultima mezz'ora sentivo fastidio: è un crescendo di dolore, sono costretto a fermarmi", ha spiegato il bianconero.
Nella giornata di venerdì a lasciare il ritiro erano stati Pellegri e Kean. Senza dimenticare, ovviamente, la pesante assenza di Ciro Immobile. Sarà, dunque, un'Italia in emergenza quella chiamata a fare punti contro Lewandowski e soci: occorre un successo per blindare il primo posto nel girone e potersi giocare, nell'ultimo match di mercoledì in Bosnia, la possibilità di ospitare in casa la Final Four. E l'esito dei prossimi due impegni sarà anche decisivo per il sorteggio delle qualificazioni europee alla Mondiale di Qatar 2022: le prime dieci nazionali del ranking Fifa di novembre saranno teste di serie al sorteggio. Insomma, la posta in palio è alta, ma Evani è fiducioso: “Ci mancheranno parecchi giocatori, ho perso il conto degli assenti. Ma non sono preoccupato", ha spiegato. "Questa è più di una squadra, è una famiglia che condivide gioie e dolori. Ed è una squadra che nelle difficoltà diventa più forte. Non ci piangiamo addosso e gli 11 che andranno in campo cercheranno di dare battaglia e battere la Polonia. Ci fidiamo ciecamente di questi ragazzi, anche di quelli che giocheranno fuori ruolo eventualmente". Rispetto alla bella vittoria sull'Estonia, potrebbero essere sette-otto i cambi. Riguardo le scelte per la difesa orfana di Bonucci, il tecnico ha spiegato: "Chi giocherà tra Bastoni e Di Lorenzo? Dobbiamo pensarci, li guarderemo anche nell'ultimo allenamento, ma che la scelta ricada su uno o sull'altro, si tratta di ragazzi bravi. Sarà importante capire chi sta meglio e l'occhio stasera sarà importante". Ma l'interista sembra in pole per far coppia con Acerbi. In vista del 'test' Lewandowski, Bonucci ha comunque rassicurato: "Abbiamo ragazzi giovani, sono forti e giocano in club dove disputano partite di livello internazionale. Si troveranno un attaccante importante ma chi scenderà in campo farà una grande prestazione. Sono certo che tutti insieme porteremo a casa un risultato importante".
Evani ha poi assicurato su Belotti: "Se dovesse avere problemi, non rischieremo né lui né altri. E' chiaro che in attacco numericamente siamo pochi. Belotti ha ripreso e si è allenato bene. Se non sarà disponibile lui, valuteremo se mettere in campo un attaccante con le sue caratteristiche o un attaccante con altre caratteristiche come successo due anni fa proprio in Polonia con Bernardeschi prima punta”. Il vice ct ha aggiunto: "Ci confronteremo contro una Polonia forte e avremo defezioni, ma sul campo daremo filo da torcere. Loro negli ultimi anni hanno dimostrato di essere una nazionale in crescita nel calcio europeo: ha Lewandowski che è l'attaccante migliore in Europa e altri elementi importanti come Zielinski. Nel gioco, come nel risultato, siamo stati sempre superiori a loro e, anche se ci mancheranno diversi giocatori, speriamo di essere superiori anche stavolta”. Ancora una volta, il 'titolare' Mancini sarà costretto a 'teleguidare' da casa. “Lo stato d'animo si può immaginare, perché ci tiene a stare vicino alla squadra, la sente. Anche se non è presente dal punto di vista fisico, ci aiuta ugualmente nella gestione del gruppo. Mancini ha sempre dato alla squadra due lezioni chiare: il bel gioco e la supremazia in campo. Speriamo – ha sottolineato – di riuscirle a mettere in pratica anche stavolta. È vero che a volte il risultato vene prima di tutto, ma vincere senza meritarlo non ci piacerebbe, vorremmo farlo dimostrando di essere superiori anche in questa gara”.
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