Nell'amichevole del Franchi azzurri guidati per una notte da Evani: in gol anche Bernardeschi e Orsolini
Obiettivo Qatar sempre più vicino. L'Italia sperimentale, seppur allestita in piena emergenza, non fa scherzi al ct Roberto Mancini costretto a guidare via cellulare la squadra da casa a causa della positività al Covid e supera senza eccessivi affanni l'Estonia per 4-0 con doppietta di Grifo e reti di Bernardeschi e Orsolini.
L'amichevole allestita al 'Franchi' serviva solo vincerla per consolidare la settima posizione nel ranking europeo, utile per essere testa di serie al sorteggio dei Mondiali 2022. E l'unica vera trappola di un match diventato una 'prima' storica senza ct, è stata subito evitata dagli azzurri mettendo al sicuro il risultato dopo meno di mezz'ora per poi calare il poker nel finale.
Pur cambiando gli interpreti la Nazionale, gestita per una notte in panchina dal vice Chicco Evani, ha mostrato di avere ormai una sua identità e una modalità di gioco fatto di tanto possesso palla, palleggio, tagli e incursioni. Non c'è stata quel furore agonistico visto in altre circostanze ma da parte dei volti nuovi, c'è stata tanta volontà, sacrificio, e soprattutto attenzione nel seguire le disposizioni tattiche del ct.
Bastoni posizionato al centro della difesa ha svolto il suo ruolo con ordine meritandosi altre opportunità con avversari più di rango, Tonali ha cercato in cabina di regia di dare nel primo tempo vitalità nonostante avesse di fronte un avversario arroccato ma è in attacco che si è vista più intraprendenza: il match di Firenze ha registrato la vitalità di Grifo, pallino del ct, che al 14' ha firmato la sua prima rete in azzurro alla sua quarta presenza (per poi ripetersi su rigore al 75'), e ha dato l'opportunità a Bernardeschi, che trova pochissimo spazio nella Juventus, di prendersi una rivincita andando in rete e scaricando rabbia e soddisfazione.
Causa Covid molte le novità in casa azzurra: Bastoni al centro della difesa con il compagno di squadra nell'Inter, D'Ambrosio. Tonali in cabina di regia con Gagliardini e Soriano mezzali e tridente con Bernardeschi-Lasagna e Grifo. L'Estonia opta in avanti con il trio Livak-Miller-Marin alle spalle dell'unica punta Sappinen. L'idea di gioco per gli azzurri deve essere sempre la stessa, dettare il ritmo e alzare il baricentro, ma questa Italia in versione sperimentale fatica a trovare le misure giuste, l'avversario si chiude con ordine e c'è bisogno di alzare i giri per trovare sbocchi o inventarsi un colpo ad effetto. Ci pensa al 14' Vincenzo Grifo con un destro a giro dai 25 metri di prima intenzione dopo un appoggio di Lasagna: palo-gol imparabile per il portiere estone. Per il centrocampista del Friburgo, è la sua prima rete in azzurro alla quarta presenza con la nazionale maggiore.
L'Italia prova ad alzate ancora il ritmo, cerca gli affondi sfruttando anche i limiti tecnico degli estoni che faticano a costruire azioni dal basso. E al 27' gli azzurri vanno al raddoppio con Bernardeschi che con una azione personale si accentra da destra, fa partire un rasoterra sul primo palo che beffa il portiere. Per lo juventino, che sta vivendo un periodo non facile con il club bianconero dove sembra essere messo ai margini, una risposta convincente che serve a dargli fiducia e morale. Il match, con pochi contenuti tecnici, scorre via nel primo tempo senza ulteriori ardori. E i ritmi blandi non gabbo che addormentare il gioco.
Nella ripresa Mancini, in linea diretta con il capo delegazione della nazionale italiana, detta le indicazioni per una serie di cambi, come preventivato: prima affida la regia a Pessina (fuori Tonali) poi, al 71' fa entrare Orsolini e i due debuttanti Pellegri e Luca Pellegrini (al posto di Bernardeschi, Emerson e Lasagna). Dalla panchina si chiede più ritmo e una maggiore vivacità e dopo tre minuti arriva il terzo gol su rigore: percussione centrale di Gagliardini che supera avversari prima di essere steso da Tunyov. Dal dischetto Grifo non sbaglia e certifica con una doppietta una notte da migliore in campo per quest'Italia che trova spazio anche per il poker all'86', ancora su rigore, firmato da Orsolini per un fallo di Meerits. Un'Italia con tanti debuttanti (minuti di gloria anche per Calabria) che promette bene e regala fiducia in vista delle prossime sfide, dalla Nations League agli Europei di giugno. Mancini da casa può sorridere in attesa di rivedere nella prossima settimana i suoi ragazzi per la gara contro la Polonia.
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