Il ministro della Salute, Sileri: "Parlo da medico, passo indietro se troppi giocatori positivi". La sottosegretaria Zampa: "Mai pensato che il campionato andasse sospeso"

Per il vice ministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, "in caso di più calciatori positivi va fatto un passo indietro, stabilizzare la situazione e ripartire. Ma la decisione di fermare un campionato di calcio non passa per il vice ministro della Salute e quindi parlo da medico".  Una squadra con molti giocatori positivi, è la riflessione di Sileri, "farà fatica a giocare, ma quello che mi preoccupa è l'eventuale positività di altri giocatori di altre squadre, perché sebbene dubito che il contagio possa avvenire in campo con facilità, perché il contatto lo hai mentre giochi, sono più preoccupanti i contatti conviviali come quelli nello spogliatoio o a cena". "Quindi – conlude Sileri – se troviamo dieci giocatori positivi da una parte, cinque dall'altra, faccio fatica a pensare ad un campionato aperto".

"Non ci sono le condizioni per fermare il campionato". Lo ribadisce il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, intercettato da LaPresse all'ingresso di Paolo Chigi. Allo stesso tempo il ministro giudica "avventate" le parole, poi precisate, dal sottosegretario Sandra Zampa che aveva inizialmente paventato l'ipotesi di sospendere il campionato di Serie A dopo il caso Genoa.

"Non ho mai pensato che andasse sospeso il campionato, penso che quei giocatori non possano giocare", ha precisato Sandra Zampa intervenuta a 'L'aria che tira' su La7. "Ha ragione mio nipote che mi dice sempre di non parlare di calcio. Il protocollo dice che i giocatori che risultano positivi non potranno giocare. Se si continua così è inevitabile che poi si sospenda tutto", aggiunge.

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