I bianconcelesti non possono più sbagliare per credere ancora nel sogno tricolore. La sfida con gli emiliani alle 17.15 all'Olimpico 

L'ultima chiamata per lo Scudetto passa dalla sfida dell'Olimpico contro il Sassuolo. La Lazio grazie al blackout della Juventus a San Siro contro il Milan può ancora coltivare ambizioni tricolori, ma dopo le due sconfitte di fila (tre su cinque gare totali disputate post Covid-19) il cambio di marcia è doveroso per evitare di rendere superfluo lo scontro diretto del 20 luglio a Torino. Anche contro gli emiliani i biancocelesti saranno in emergenza, ma Simone Inzaghi non vuole sentire scuse e chiede ai suoi un diverso approccio, mentale ancor più che tecnico-tattico. "La squadra deve giocare le partite come prima. Probabilmente non siamo più spensierati come un tempo – ha ammesso – Coi ragazzi abbiamo parlato tanto, non siamo sereni, abbiamo difficoltà oggettive. Poi magari qualche svista arbitrale può aver condizionato nelle ultime gare ma noi dobbiamo essere più forti di tutti e pensare partita dopo partita. Domani ce n'è un'altra molto impegnativa che dovremo affrontare nel migliore dei modi".

Anche per la gara contro i neroverdi, una delle formazioni più in forma del campionato, il tecnico biancoceleste è costretto a fare i conti con una lunga lista di indisponibili. Da Correa ("sta facendo la sua rieducazione, lo vedo convinto, ha voglia di darci una mano prima che finisca il campionato") a Patric, stangato dal giudice sportivo dopo il morso a Donati, fino ai lungodegenti Marusic e Lulic, i veri dubbi riguardano lo stato di salute di un centrocampo (Cataldi e Lucas Leiva non sono al meglio) in cui anche l'impiego di Milinkovic-Savic resta in bilico. "Bisogna vedere la condizione, vedremo i giocatori che potranno darci una mano", ha sottolineato Inzaghi che non ha escluso l'impiego di qualche giovane della Primavera. "All'occorrenza ci sono questi ragazzi che fino adesso si sono allenati con noi – ha ammesso – Sono alle prime esperienze in Serie A ma è probabile che avrò bisogno anche di loro". Forze fresche che magari potranno far ritrovare alla Lazio quella "leggerezza e convinzione" di un tempo necessarie per proseguire il duello a distanza con la capolista Juventus, avanti 7 punti ma non ancora scappata definitivamente. Anche se al momento Inzaghi evita di fare i conti sul ruolino della Vecchia Signora. "Dobbiamo guardare a noi stessi e resettare, non le altre competitor – ha evidenziato – Dobbiamo cercare di andare al di là dell'emergenza e dell'ostacolo". Per non chiudere con l'amaro in bocca una stagione comunque da incorniciare.

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