Botta e risposta tra il presidente della Lega Dal Pino e l'ad dell'Inter Marotta

Non si placano le polemiche per la decisione della Lega Serie A di rinviare al 13 maggio cinque partite della 26/a giornata, fra cui il big-match Scudetto fra Juventus e Inter. Se ne discuterà mercoledì 4 marzo in una assemblea urgente convocata a Roma. Una mossa – quella di rinviare il Derby d'Italia – dettata dalle esigenze di sicurezza per l'emergenza Coronavirus e per la necessità di salvaguardare il 'prodotto calcio' in una serata in cui il confronto sarebbe stato impietoso fra un Allianz Stadium vuoto e un Santiago Bernabeu esaurito per il Clasico Real Madrid-Barcellona. Il rinvio di Juve-Inter, dopo che inizialmente si era deciso di giocare a porte chiuse, non è andato giù all'ad dell'Inter Beppe Marotta che ha parlato di "torneo falsato" e della sua squadra "danneggiata" per un "calendario di maggio incredibile". A sostenere la protesta interista, i tifosi che anche ieri hanno fatto sentire il loro dissenso esponendo due striscioni ai muri della sede di via Rosellini a Milano.

E ieri è arrivata però la replica del presidente della Lega Paolo Dal Pino che ha ricordato a Marotta come "venerdì l'amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo ed io abbiamo proposto all'Inter di spostare la gara contro la Juventus al lunedì sera per poterla disputare a porte aperte, ma si è rifiutata". "La società si assuma le sue responsabilità e non parli di sportività e campionato falsato", ha aggiunto Dal Pino che nel ricostruire gli ultimi giorni convulsi ha spiegato che solo nella serata di venerdì la Lega ha ricevuto la comunicazione che in tre regioni sarebbero stati riaperti gli stadi a partire da lunedì. Nessuna presa di posizione ufficiale, invece, da parte della Juventus che nei giorni scorsi si era espressa chiaramente attraverso le parole del presidente Andrea Agnelli, del tecnico di Maurizio Sarri e di Cristiano Ronaldo tutti pronti ad adeguarsi di fronte alla necessità di giocare a porte chiuse.

Della difficile situazione si è discusso ieri in un consiglio straordinario della Lega, richiesto da Marotta, che si è tenuto in conference call. Dal Pino non avrebbe escluso di poter recuperare in anticipo le partite, compatibilmente con gli impegni internazionali di Inter e Juve, come ha confermato dal presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani: "Dalla Lega mi hanno garantito che il 13 maggio è una data formale, individuata in questo momento come unica formalmente possibile, ma i recuperi verranno fatti prima, almeno prima di Pasqua per le squadre che non hanno impegni nelle altre competizioni". "La Lega si deve fare garante nel tutelare tutti i club con grande equilibrio", ha detto invece il direttore generale dell'Atalanta Umberto Marino. Mentre il ds del Cagliari Marcello Carli ha invitato "a restare uniti, perchè la polemica ora danneggia tutti".

Una delle proposte avanzate è quella del Napoli, che attraverso il portavoce Nicola Lombardo ha chiesto che "si faccia giocare Juve-Inter mercoledì ed a quel punto si spostino le due semifinali di Coppa a maggio". Una proposta la cui fattibilità è tutta da verificare e che dovrebbe mettere d'accordo sia le società, che i detentori dei diritti tv di campionato (Sky) e Coppa Italia (Rai). Un pasticcio da cui sarà complicato uscire senza scontentare qualcuno, ma su cui il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è stato chiaro: "Pretendo la regolarità del Campionato. Dopo le scelte prese, non deve esserci nemmeno l'ombra del sospetto". "Ora spetta alla Lega fare di tutto, anche smontare e rimontare le giornate se occorre, per equilibrare il calendario nelle prossime settimane. Come Ministro chiederò che si faccia il massimo per garantire parità di trattamento a tutti i club", ha aggiunto Spadafora. L'ultima opzione, emersa in serata, è quella di far disputare le gare saltate questo weekend il prossimo fine settimana, con possibile coda di Juventus-Inter per lunedì 9 marzo (la nuova ordinanza scade l'8 marzo) per permettere a tutti i tifosi di andare all'Allianz Stadium senza restrizioni. La 27/a giornata slitterebbe così in blocco il prossimo 13 maggio. Ma la partita – fuori dal campo – dei calendari è ancora tutta da giocare.

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