Il 38enne attaccante svedese presentato in conferenza stampa dal club rossonero: "Ho ricevuto tante chiamate dopo la gara contro l'Atalanta"
"Io leader? Lo sento. Ho un bel rapporto con i tifosi del Milan. Anche ieri è stato positivo. E' importante averli dietro, è il 50% di quello che facciamo". Lo ha detto Zlatan Ibrahimovic nel corso della conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Milan. "Se riusciamo ad avere il supporto dei tifosi è più facile. Io sono pronto e spero di giocare già oggi".
LA SVOLTA CON LA DEA – "Dopo l'ultima partita in America ho parlato con Maldini, voleva sapere come stavo. A 38 anni ho avuto più richieste di quando ne avevo 28. Ho cercato l'adrenalina perché a questa età non giochi per i soldi, ma per ottenere il massimo da una sfida", ha aggiunto lo svedese. "Poi ho parlato con Boban e dopo un mese, dopo la partita con l'Atalanta, ho ricevuto tante chiamate".
VOGLIA DI GIOCARE – "Quando ero al Milan non volevo lasciare, ma la situazione era quella e non potevo farci niente. Ma importante è essere qui adesso. Farò di tutti per migliorare la situazione. Ho sempre detto che il Milan è casa mia – ha proseguito Ibra – perché riportandomi qui da Barcellona mi aveva ridato la voglia di giocare a calcio".
MENTALITÀ E OBIETTIVI – "Il Derby? Per me quello di Milano è sempre il più bello, ma non so come andrà. Coppa Italia? Proviamo a fare di tutto per vincere, ma l'obiettivo è migliorare la situazione, aiutare la squadra a crescere alzando il livello mentale e in campo", ha aggiunto.
COMPAGNI – "Non conosco molto bene la squadra. Piatek? Può fare di più, ma io so che qui la pressione è altissima. Se sei qui devi dare risultati e fare il tuo lavoro, poi non so se ci sarà un altro Nocerino – ha scherzato lo svedese – , ma se giochi con campioni tutto può arrivare in automatico".
"Sto bene e mi sono allenato, l'unica cosa non ho toccato pallone ma quello è il meno", prosegue. "Ieri ho parlato pochi minuti con Pioli, poi vedremo", ha concluso.
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