Il presidente parla dell'attaccante in rotta con Ancelotti: "Se l'allenatore non lo utilizza, lui non può uscirsene con battute o atteggiamenti quasi di sfida". Vertice tra il giocatore, il tecnico e Raiola
Aurelio De Laurentiis a tutto campo a due giorni dalla ripresa in campionato. L'occasione per fare il punto sulle vicende di campo e sul mercato, tra presente e futuro, è la firma della convenzione tra il Napoli e il Comune per la concessione d'uso dello stadio San Paolo, accordo che mette la parola fine ad uno dei tormentoni degli ultimi mesi. Ma in casa azzurra di tormentone, se così si vuole chiamarlo, ne resiste ancora uno e ha come protagonista Lorenzo Insigne. Il vertice di ieri a Castel Volturno tra il capitano, Carlo Ancelotti e Cristiano Giuntoli, alla presenza dell'agente Mino Raiola è da intendere come una prova di disgelo. O perlomeno, un modo per evitare che si arrivi ad un grande freddo. Un incontro che viene descritto cordiale, ma se davvero è servito ad aumentare il feeling tra il tecnico e giocatore, è presto per dirlo. Intanto, fuori dal palazzo del Comune, De Laurentiis non si è sottratto ad un commento. E come sempre non ha risparmiato le stoccate. "Il problema di Insigne e di Raiola non lo risolve De Laurentiis, ma lo deve risolvere Insigne in primis, che deve capire da grande cosa vuole fare", le parole del patron dei partenopei, che non era presente al summit. "Ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Lo capisco, lo proteggo, mi piace, mi sta simpatico. Però ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana", ha insistito.
"Bisogna che si tranquillizzi. Se l'allenatore non lo utilizza, lui non può uscirsene con battute o atteggiamenti quasi di sfida. L'allenatore è un padre di famiglia che ha 60 anni e solo per questo non ti manda a quel paese”. Altre questioni che tengono banco il futuro dei pezzi pregiati Mertens e Callejon, entrambi in scadenza nel 2020. L'accordo per il rinnovo sembra lontano, il patron non ci gira tanto intorno: “Non sono disposto a fare sforzi importanti, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca e dell'età ha. Se qualcuno vuole andare in Cina perché viene strapagato, è un problema suo”. Ancora sul tema mercato, il destino di Koulibaly che smaltita la squalifica tornerà arruolabile contro il Verona: "Io gli sono affezionato e non l'ho venduto neanche per 105 milioni. Ma arriverà un momento in cui bisognerà venderlo per forza". Intanto Fabian Ruiz è entrato nel mirino di Real e Barcellona: "Se io mi convinco a pagare uno che è sconosciuto 30 milioni, non sono nato ieri. Chiaramente il giocatore vale. Abbiamo Fabian Ruiz ma chissà quanti altri ne troveremo, la porta è sempre aperta non bisogna mai affezionarsi a un giocatore".
De Laurentiis ha poi fatto chiarezza su un altro tormentone, ovvero le presunte tensioni tra lui e Ancelotti. E per quest'ultimo ha dedicato parole al miele: "Ho un allenatore molto bravo, c'è un rapporto amichevole e di stima reciproca. Ho sentito e letto di tutto e di più, che avremmo litigato. Ma ho sempre detto che può restare qui anche dieci anni. Io sono per la continuità". E tanto per ribadire il concetto, ha evocato l'ambito cinematografico e il suo rapporto con Carlo Verdone, con cui "ho l’esclusiva da 17 anni". De Laurentiis ha quindi ha espresso fiducia su uno dei nuovi volti stagionali, Hirving Lozano, fino a qui poco convincente. "Gli volete dar tempo per capire come si gioca in Italia, ad Ancelotti per capire come utilizzarlo? Poi anche io ho chiesto di farli giocare tutti e lui sceglierà la squadra definitiva per affrontare le competizioni ed i cambi per stanchezza o infortuni di volta in volta". Il messicano, dolorante alla caviglia, è da valutare in vista della sfida di sabato, con il patron che ovviamente si aspetta "una vittoria" per non perdere terreno da Juventus, Inter e Atalanta. Possibile il ritorno dal 1' di Ghoulam e Callejon, mentre Llorente scalpita per affiancare Mertens in attacco. A Castel Volturno sono rientrati dagli impegni con le proprie nazionali Meret, Insigne, Di Lorenzo, Fabian Ruiz e Ospina. Tutti hanno svolto lavoro completo con la squadra. Domani è in programma ancora seduta mattutina.
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