Guiderà i bianconeri fino al 30 giugno 2022. Ok dal Chelsea alla risoluzione anticipata del contratto. Cabrini: "Juve ambiente vincente, attesi grandi risultati"

Ora è ufficiale: Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juventus. Lo annuncia il club bianconero sul proprio sito internet. Il 60enne tecnico toscano ha appena concluso un'eccellente stagione sulla panchina del Chelsea, coronata, dopo il terzo posto in Premier League e la Finale di EFL Cup, con la vittoria, pochi giorni fa, dell'Europa League. Dopo aver sollevato il suo primo trofeo continentale, adesso Sarri ritorna in Italia, dove ha allenato per tutta la sua carriera, fatta eccezione, appunto, per l'esperienza inglese appena terminata. E da oggi, e per i prossimi tre anni (fino al 30 giugno 2022), guiderà la Juventus. "Benvenuto alla Juventus!", si legge nel comunicato.

Contemporaneamente il Chelsea, con un comunicato sul suo sito, ha spiegato di aver "raggiunto un accordo per la risoluzione anticipata del contratto di Sarri su sua richiesta". Marina Granovskaia, ha dichiarato: "Durante i colloqui che seguiti alla finale di Europa League, Maurizio ha chiarito quanto fortemente desiderava tornare nel suo paese, spiegando che le sue ragioni di voler tornare a lavorare in Italia erano significative". "Vogliamo congratularci con lui per ottenere il ruolo più importante di tutti in Serie A e gli auguriamo buona fortuna per il futuro", ha aggiunto la dirigente del club inglese.

"Sarri alla Juve? Mi auguro che faccia bene. La Juventus è un ambiente che devi gestire e saper accettare, per il fatto che è un vincente e quindi anche tu devi esserlo. Questa è la prima caratteristica che devono avere i giocatori e gli allenatori che arrivano a Torino", ha commentato a LaPresse Antonio Cabrini, leggendario ex difensore della Juventus negli anni '80. "E' normale che la società nella scelta di Sarri si aspetti anche dei grandi risultati", aggiunge.

L'ascesa di Sarri – Nato a Napoli e vissuto a lungo in Toscana, il 60enne Maurizio Sarri intraprende nel 2001, dopo anni trascorsi nel mondo del calcio di categoria (dal Tegoleto alla Sansovino) uniti al lavoro in banca, la carriera di allenatore a tempo pieno. Inizia così un'avventura che, dal 2005, lo porta nel campionato di Serie B, alla guida di Pescara, Arezzo e Avellino. La strada verso la Serie A, però, è ancora lunga: Sarri guida, il Verona, il Perugia, il Grosseto, l'Alessandria e il Sorrento, fra B e Lega Pro.

Poi nel 2012 inizia la storia con l'Empoli: Sarri sfiora la promozione nella massima serie già alla prima stagione (nella finale playoff vince il Livorno) e la raggiunge un anno dopo, concludendo il campionato al secondo posto. L'Empoli si conferma una splendida realtà calcistica anche nella stagione successiva, in cui conquista con anticipo la salvezza matematica. Il 2015, per il tecnico, è l'anno dell'approdo al Napoli, e anche qui Sarri lascia il segno.

Con lui infatti la squadra partenopea raggiunge quota 82, 86 e 91 punti, dal 2015 al 2018: tutte le volte si tratta del record in Serie A per il Club, che conquista per 3 anni, due delle quali senza passare dai preliminari, la qualificazione alla Champions League. Infine, nel 2018/19, l'ottima stagione con il Chelsea, in Inghilterra, coronata, dopo il terzo posto in Premier League e la Finale di Coppa di Lega persa con il City, con la vittoria, pochi giorni fa, dell'Europa League nella finale di Baku contro l'Arsenal.

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