Ottima partita della squadra di Gasperini che subisce nel primo tempo il gol di Mertens ma nell'ultima mezz'ora mette in grande difficoltà i partenopei. Espulso Gasperini per proteste. Bergamaschi quarti in classifica alla pari con il Milan

E' una Pasquetta dolcissima per l'Atalanta. Nella volata Champions il balzo più importante arriva in coda alla 33/a giornata di Serie A, perché i ragazzi di Gasperini superano 2-1 in rimonta il Napoli al San Paolo e agganciano il Milan al quarto posto. I campani giocano meglio per un'ora ma non capitalizzano il vantaggio di Mertens, così nell'ultima mezzora gli orobici vengono fuori – trascinati da uno straripante Ilicic, buttato nella mischia nella ripresa – e confezionano il sorpasso con il solito Zapata e il tuttofare Pasalic, che risolve la contesa a dieci minuti dalla fine e proietta in orbita la 'Dea', che si presenta così nel migliore dei modi alla semifinale di ritorno di Coppa Italia.

Per gli azzurri è una sconfitta amara, non tanto per la classifica (l'Inter resta lontana) ma per quanto fatto vedere, soprattutto nel primo tempo. E che apre scenari impensabili sul futuro di Lorenzo Insigne, rimasto seduto per tutti i novanta minuti, senza neanche scaldarsi (Ancelotti gli ha preferito Younes e Verdi) e ha assistito impotente alla disfatta dei suoi compagni.

Ilicic non è al meglio e Gasperini lo risparmia dall'inizio anche in vista della fondamentale sfida con la Fiorentina. C'è Pasalic accanto a Gomez dietro il grande ex Zapata. In casa Napoli Ancelotti tiene in ghiaccio Insigne dopo i fischi che il San Paolo gli ha riservato contro l'Arsenal e punta sul tandem offensivo Mertens-Milik. Poco dopo il fischio d'inizio però i campani perdono per un problema fisico Chiriches, sostituito da Luperto al centro della difesa. Non che i padroni di casa ne risentano, perché l'avvio è assolutamente favorevole agli azzurri che costringono gli ospiti sulla difensiva grazie a un gran ritmo – quello mancato contro i Gunners – su entrambi i lati del campo. Mertens su tutti è particolarmente ispirato e proprio lui sblocca il risultato poco prima della mezzora. L'azione è magistrale, da Callejon per l'imbucata a destra di Malcuit e il tocco in mezzo per Mertens, l'esecuzione un po' meno perché la palla carambola in rete in maniera casuale con l'ultimo tocco – con il gluteo – proprio del belga sulla scivolata disperata di Mancini.

La 'Dea' accusa il colpo e trema ancora, prima con una serpentina di uno scatenato Mertens disinnescata da Djimsiti poi con un altro inserimento di Zielinski che spacca in due la difesa e che solo Gollini non rende fatale con un'uscita prodigiosa. Gli orobici soffrono da metà campo in giù ma nel finale mettono il naso fuori dando i primi segnali di ripresa. E' capitan Gomez a suonare la carica con due tentativi respinti da Ospina.

Nella ripresa Gasperini cambia le carte in tavola inserendo da subito Palomino per Mancini e, qualche minuto più tardi, Ilicic per Freuler. L'Atalanta si sbilancia alla ricerca del pari, ma il Napoli pur giocando bene ha il demerito di non assestare il colpo del ko. Al 5' Masiello compie un capolavoro spazzando sulla linea il colpo sotto di Milik destinato a finire in rete, poi è Mertens in un paio di situazioni a fare la scelta sbagliata dentro l'area, per poi calciare infine a lato al 22' a tu per tu con Gollini.

La leziosità della squadra di Ancelotti puntualmente costa carissima. Perché l'Atalanta non è più quella del primo tempo, soprattutto con il suo faro Ilicic in campo a illuminare insieme a Gomez, e al 24' pareggia i conti con il solito Zapata, che brucia Koulibaly e firma l'1-1 da due passi sul traversone basso dalla destra di Hateboer, imbeccato proprio da Ilicic. La Dea però punta all'intera posta in palio e non si accontenta. Ilicic ci prova da fuori, Ospina respinge ma la palla finisce sui piedi di De Roon che spedisce sul fondo.

La gara è intensissima e vive di continui ribaltamenti di fronte, perché dalla parte opposta Milik dal limite dell'area fa partire un diagonale che termina di un soffio a lato. Il gol è nell'aria e a firmarlo al 35' sono gli orobici, che mettono la freccia e piazzano il sorpasso con Pasalic, che riceve un pallone intelligente all'indietro da Zapata e supera Ospina, dopo l'ennesima azione straripante di Ilicic. Il Napoli si getta all'attacco ma non ne ha più. E alla fine il San Paolo gli riserva sonori fischi, mentre l'Atalanta fa festa e a questo punto può sognare davvero la Champions.

 

NAPOLI-ATALANTA 1-2
Reti:
pt 28' Mertens (N); st 14' Zapata (A), 35' Pasalic (A).
Napoli (4-4-2): Ospina; Malcuit, Chiriches (13' pt Luperto), Koulibaly, Hysaj; Callejon, Fabian Ruiz, Allan, Zielinski (37' st Verdi); Milik, Mertens (32' st Younes). A disp. Meret, Karnezis, Mario Rui, Gaetano, Insigne, Ghoulam. All. Ancelotti.
Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Mancini (1' st Palomino), Djimsiti, Masiello; Hateboer (31' st Gosens), de Roon, Freuler (9' st Ilicic), Castagne; Pasalic; Gomez, Zapata. A disp. Berisha, Rossi, Reca, Piccoli, Pessina, Ibañez, Colpani, Delprato, Barrow. All. Gasperini.
Arbitro: Orsato di Schio.
Note: ammoniti Mancini (A), Hysaj, Fabian Ruiz (N).

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