Il mister nerazzuro non risponde alle domande sul libro di Totti e pensa al match contro il Cagliari a San Siro sabato sera. Poi dovrà affrontare il secondo impegno in Champions contro il Psv e il 7 ottobre la trasferta in casa della Spal
La domanda che tutti aspettavano è arrivata per seconda. Il libro di Francesco Totti, fresco e le critiche che gli rivolge l'ex capitano della Roma raccontando i loro tanti momenti di tensione. Luciano Spalletti ha glissato: "Capisco la curiosità di sapere se è vero quello che c'è scritto. Ma è un argomento che non ha molto a che fare con la conferenza. I nostri tifosi vogliono sapere dell'Inter e parlo delle notizie che riguardano l'Inter". In ogni caso il tecnico ha assicurato che "il libro lo leggerò con calma e se ne potrà riparlare. Noi giochiamo una partita ogni tre giorni non c'è molto spazio per dedicare tempo ad altre cose". Anche perché ogni sforzo deve essere concentrato per mantenere il momento positivo: i nerazzurri sono reduci da tre vittorie consecutive, l'ultima nel turno infrasettimanale con la Fiorentina e l'obiettivo è allungare la striscia sabato sera contro il Cagliari ospite a San Siro. Poi ci sarà il secondo impegno in Champions, con il e domenica 7 la trasferta in casa della Spal. Non un attimo di tregua.
"È la settimana della verità? Si può anche chiamare così", ha spiegato il tecnico di Certaldo. "Possiamo rimetterci in carreggiata e in corsa con le prime della classifica. Siamo nelle condizioni di rivedere quelle davanti, se riusciremo a fare bene questa settimana". Spalletti vede una squadra in crescita ed entrata "in una fase in cui se siamo bravi possiamo vedere il nostro massimo come rendimento e potenzialità di squadra, che secondo me sono molte. Però – ha avvertito – è chiaro che tutto passa attraverso i risultati, l'entusiasmo, il riuscire a mettere in condizione tutti i giocatori che abbiamo. Queste partite bruciano molto a livello mentale, con tante partite ravvicinate è difficile recuperare".
Forze fresche possono arrivare da Lautaro Martinez, possibile titolare dopo aver smaltito il problema al polpaccio: "Il suo recupero è importante perché è un giocatore che ha nel dna la possibilità di essere il terminale offensivo e di saper anche palleggiare con i compagni. Caratterialmente è forte e tosto. Dobbiamo mantenerlo così, perché c'è il rischio che ogni tanto chi si porta qui, invece di mantenere il suo status, perda qualcosa. Cercheremo di proteggerlo il più possibile, come altri giocatori che abbiamo preso e hanno fatto bene quando sono arrivati. Attraverso la qualità di questi calciatori vogliamo riuscire ad arrivare al massimo della nostra forza". Chi, invece, non ha ancora reso al massimo delle sue potenzialità è Radja Nainggolan. Da 1 a 10 sta dando 6, la sufficienza appena", ha detto Spalletti. "Deve riuscire a trovare la condizione che per il momento non ha avuto possibilità di avere anche a causa dell'infortunio". Quanto alle condizioni di Vrsaljko, "potrebbe non recuperare prima della sosta. E' quasi in grado di allenarsi in dinamica, finora ha fatto più lavoro in palestra, bisogna valutarlo. Per noi è un bel problema. D'Ambrosio sta facendo benissimo ma così rischia l'affaticamento".
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