La minaccia una decina di giorni fa indirizzata al presidente Nicchi, al suo vice Pisacreta e al designatore Rizzoli

Arbitri picchiati, portati in tribunale e proiettili ai vertici dell'Aia. Una situazione che rende la misura "colma". E' la denuncia del presidente dei fischietti italiani Marcello Nicchi. Una situazione di "gravità estrema" in cui il numero uno dell'Aia si sente abbandonato dalla Figc. "Ci sono stati sit-in di protesta e nessuno ha proferito parola. Ci sono tesserati che parlano di malafede e non ho sentito nessun intervento. C'è un giornalista che in una trasmissione Tv ha detto che 'bisogna sparare agli arbitri perché hanno dichiarato guerra ad un popolo ed in guerra non si va suonando lo zufolo, si va sparando'". spiega. Ma c'è di più. Negli scorsi giorni presso la sede degli arbitri sono arrivati "plichi con pallottole, per me, per il vicepresidente e per il designatore Rizzoli". Su questo specifico evento la procura di Roma ha aperto un'indagine per minacce aggravate.

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