I tre punti sono l'unica cosa da salvare in questo pomeriggio freddo e piovoso

Come scherzare con il fuoco e rischiare di bruciarsi. È quanto accaduto alla Juventus nella partita contro il Benevento. I bianconeri vincono per 2-1 in rimonta ma soffrono oltre ogni previsione, non certo per la forza dell'avversario ma per l'ennesima prestazione caratterizzata da distrazioni e troppa sufficienza. I sanniti, alla dodicesima sconfitta consecutiva (record assoluto a livello europeo), trovano il gol con Ciciretti su punizione e poi si barricano nella propria area nel disperato tentativo di reggere l'urto avversario.

L'assedio dura circa quarta minuti, in avvio di ripresa l'uno-due firmato da Higuain e Cuadrado fa tirare un bel sospiro di sollievo ad Allegri che altrimenti avrebbe avuto una bella gatta da pelare per spiegare il perché di una prestazione così scadente da parte dei suoi. Gli autori dei gol sono di fatto gli unici a salvarsi, per il resto solo tanta mediocrità. Nelle file del Benevento il migliore, a parte Ciciretti autore di un gol di ottima fattura, il portiere Brignoli (di proprietà della Juve, ndr) autore di almeno 3-4 grandi parate che hanno tenuto in partita i suoi fino alla fine.

Con la quarta vittoria consecutiva, la Juve scavalca l'Inter al secondo posto e si porta a -1 dal Napoli capolista. Dopo la sosta la trasferta in casa della Sampdoria sarà solo il primo di una serie di esami da superare, con ben altre prestazioni, per puntare davvero al settimo scudetto. Dopo circa due mesi Claudio Marchisio torna titolare con la maglia della Juventus. È questa la novità principale nella formazione che Massimiliano Allegri schiera contro il fanalino di coda Benevento. Massiccio il turnover bianconero con Szczesny in porta, De Sciglio e Rugani in difesa. A metà campo l'altra novità è Matuidi, mentre in attacco Douglas Costa fa rifiatare Mandzukic. Nelle file del Benevento, De Zerbi deve rinunciare a Iammello e lancia a sorpresa Armenteros al centro dell'attacco con Ciciretti e Cataldi a supporto.

 

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