Il numero 1 della classe arbitrale italiana replica al tecnico rossonero dopo il 'caso Bonucci'

"Il Var è una garanzia per tutti ed è uno strumento di giustezza per tutti". Parola di Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, intervenuto a Radio Anch'io Sport, trasmissione di Radio 1. "L'Italia si è posto come paese innovatore. Noi siamo contenti della sperimentazione, certo sapevamo che ci sarebbero stati alcuni aspetti da correggere", ha ammesso il presidente Aia. "Se vediamo le percentuali, su 10 interventi se ne sbaglia uno. Ovviamente non bisogna abusarne e soprattutto le decisioni vanno velocizzate, ma possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti. A detta di tutti funziona", ha aggiunto Nicchi. "Ieri sono stato a Verona, il Var ha fatto 4 interventi, uno più preciso dell'altro. Si auspica che si utilizzi il meno possibile, perché se interviene c'è sempre qualcosa che è sfuggito prima, ma è molto importante dal punto di vista di maggiore correttezza", ha affermato il numero 1 della classe arbitrale. "I giocatori si stanno adeguando, la maggior parte ha capito, qualcuno ancora continua a protestare ma sono piccole quantità rispetto al grande lavoro che c'è dietro", ha detto. "Dal '67, anno della prima moviola, ad oggi sono stati fatti tanti passi in avanti. Sono cambiati anche gli arbitri. Prima si arbitrava più con la personalità. Oggi c'è più uniformità", ha concluso.

Il numero 1 della classe arbitrale italiana ha poi risposto alle dichiarazioni di Montella, che nel post-partita contro il Genoa, ha inveito sugli episodi, che a suo dire avrebbero pesato sul risultato finale. "Anche Montella dovrà adeguarsi a questo nuovo tipo di calcio. La carriera se la giocano tutti". "La carriera se la giocano non solo gli allenatori ma anche i giocatori e gli arbitri. Quando le cose non vanno, magari un po' di nervosismo può essere frutto di tali esternzaioni", ha aggiunto. "Se la squadra girasse al 100%, come lui auspica, non sarebbe qui a commentare un episodio. È un momento difficile che gli auguro di risolvere prima possibile, perchè tutte le persone di sport devono lavorare per trovare una soluzioni ai problemi", ha concluso.

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